Fino a poco tempo fa, le quattro principali città della Cina – Pechino, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou – erano il cuore pulsante del paese, attirando giovani, investitori, consumatori e creatori provenienti da tutto il territorio. Pechino, la capitale, era il centro politico e culturale; Shanghai, il polo finanziario; Shenzhen, la capitale della tecnologia; e Guangzhou, un hub strategico per le esportazioni. Con enormi popolazioni, infrastrutture avanzate e una qualità dei servizi pubblici ai massimi livelli, queste metropoli sono state riconosciute dal governo cinese come “città di primo livello”. Tuttavia, nel 2025, un cambiamento sta avvenendo: le città più piccole, definite “di secondo” e “terzo” livello, stanno guadagnando terreno e potrebbero presto rubare la scena a queste megacittà.
Le città di primo livello, un tempo simboli di opportunità e crescita, stanno iniziando a perdere il loro fascino. Oggi, queste metropoli sono divenute luoghi inaccessibili per la maggior parte dei cinesi. Il costo della vita nelle città come Pechino e Shanghai è alle stelle, con i prezzi medi delle abitazioni che superano di 30-40 volte i redditi medi dei cittadini. A questo si aggiungono ritmi di vita e di lavoro estremamente stressanti. Le aziende, per esempio, impongono spesso il regime “996”, un orario che prevede l’orario lavorativo dalle 9:00 alle 21:00, sei giorni alla settimana. Questo carico di lavoro, unito alla scarsità di tempo libero, ha comportato una bassa qualità della vita per molti residenti. Il risultato è un abbassamento della capacità di consumo: a Pechino, i profitti nel settore della ristorazione sono calati di quasi il 90% nella prima metà del 2024, segno che la crisi economica sta pesando particolarmente nelle metropoli.
Nel frattempo, molte città di “secondo” e “terzo” livello stanno vivendo una crescita significativa. Sebbene meno note rispetto alle megacittà, queste città stanno vedendo un notevole sviluppo infrastrutturale, con strutture moderne e accessibili, alloggi più economici e una qualità della vita più rilassata. Inoltre, queste aree stanno crescendo a un ritmo che supera spesso la media nazionale. Le città di secondo livello, come Chengdu, Xi’an o Hangzhou, e quelle di terzo livello, come Luoyang o Yichang, hanno una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti e stanno continuando ad espandersi rapidamente, offrendo opportunità simili a quelle delle città più grandi, ma con costi decisamente inferiori.
In queste città, il costo della vita più basso sta attirando una nuova generazione di consumatori. Con una spesa relativamente più alta, rispetto ai residenti delle città di primo livello, questi cittadini contribuiscono a mantenere viva l’economia. I giovani professionisti e i consumatori delle città di secondo e terzo livello sono sempre più al centro dell’attenzione delle aziende. Ad esempio, Yum China, che gestisce catene come KFC, prevede di aprire migliaia di nuovi ristoranti entro il 2026, con una percentuale significativa di questi concentrati proprio nelle città più piccole.
Le città di secondo e terzo livello stanno anche diventando destinazioni sempre più popolari per i giovani. Ogni anno, circa 12 milioni di studenti cinesi si laureano e molti di loro non sono più attratti dalle opportunità offerte dalle megacittà. Secondo recenti sondaggi, infatti, sempre più giovani stanno cercando lavoro in città come Changsha e Nanchino, che stanno diventando importanti centri culturali, con industrie creative vivaci che spaziano dalla musica alla produzione cinematografica e alla trasmissione in diretta (livestreaming). Questo cambiamento potrebbe contribuire a un rinnovato dinamismo economico e sociale in queste città.
Oltre a questo, i giovani talentuosi stanno facendo progredire anche il settore tecnologico nelle città più piccole. Un esempio significativo è Hefei, una città della provincia di Anhui, un tempo periferica, che oggi è emersa come un centro tecnologico emergente, con investimenti nelle aree della biotecnologia, dei semiconduttori e della produzione ad alta tecnologia. Grazie anche agli investimenti governativi e alle iniziative del settore privato, Hefei sta affrontando una rapida trasformazione che la rende un esempio di come le città di secondo e terzo livello possano sviluppare settori avanzati e innovativi.
Le città di secondo e terzo livello offrono anche un’atmosfera politica e sociale più rilassata rispetto alle metropoli di primo livello, dove le pressioni e le aspettative sociali sono più intense. Città come Chengdu, situata nel sud-ovest della Cina, sono rinomate per il loro stile di vita tranquillo e l’atmosfera cosmopolita. Con le sue sale da tè tradizionali e una scena musicale in crescita, Chengdu attira molti giovani di mentalità liberale che cercano un’alternativa al ritmo frenetico delle grandi città. Sebbene il governo centrale mantenga una forte influenza, le città di secondo e terzo livello tendono ad avere una gestione più “soft”, che può risultare attraente per chi desidera un ambiente meno oppressivo.
Nel prossimo futuro, le città di secondo e terzo livello potrebbero rappresentare il nuovo motore dell’economia cinese. Mentre le megacittà affrontano il problema dell’alto costo della vita e della difficoltà di attrarre nuove imprese, queste città più piccole sono in grado di offrire una qualità della vita superiore a un costo inferiore, favorendo l’ingresso di nuovi talenti, investimenti e consumatori. Sebbene la supremazia delle città di primo livello come Pechino, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou rimanga indiscussa in alcuni ambiti, il divario tra queste e le città più piccole sta lentamente riducendosi. Con l’emergere di nuove opportunità e una qualità della vita migliore, le città di secondo e terzo livello sono destinate a diventare sempre più centrali nel panorama economico e sociale della Cina.
Il panorama urbano cinese sta attraversando un periodo di cambiamento profondo, con le città di secondo e terzo livello che si preparano a prendere il posto di quelle di primo livello come centri di crescita e innovazione. Con una popolazione in espansione, costi più contenuti e una vita meno frenetica, queste città sono destinate a diventare i nuovi punti focali del dinamico sviluppo economico della Cina.
P.S. Crimi è nel bosco, Crimi è nel bosco