di Beppe Grillo – Come ogni domenica, rivediamo insieme gli articoli più interessanti della settimana.
Giovedì scorso i legislatori della California hanno approvato il primo programma di reddito di base universale finanziato dallo stato. É un traguardo importante per uno degli stati più ricchi d’America che ha, allo stesso tempo, forti disuguaglianze al suo interno. Le città che ne faranno richiesta potranno avviare programmi pilota con soldi che arriveranno dalle casse dello stato anziché da donazioni private. Leggete qui!
Le alluvioni che hanno colpito l’Europa continentale, in particolare la Germania, hanno scosso tutti noi. E’ una catastrofe immane quella di questi giorni e nessuno deve pensare di sentirsi immune, anche a distanza di kilometri. Gli stravolgimenti climatici riguardano ognuno di noi ed ogni nostra azione quotidiana. Nel 1994, il regista tedesco Joachim Faulstich realizzò un film di fanta-politica intitolato “Crash 2030”, molto impressionate e profetico, che descrive un processo in tribunale ai maggiori governanti e industriali degli ultimi decenni, per non avere sventato la catastrofe climatica del 2030. Prendetevi del tempo e guardatelo!
La spazzatura di un uomo è il tesoro di un altro, lo abbiamo sempre ripetuto. Ora, a Seul, alcuni studenti hanno iniziato a rivalutare i rifiuti come mai prima d’ora, grazie all’invenzione di una toilette che composta gli escrementi umani e li trasforma in biogas metano da utilizzare nel sistema energetico della scuola, e che permetterà loro di ricevere una valuta digitale ad ogni utilizzo del wc. Ecco l’innovazione.
Di fronte al riscaldamento globale, non saremo tutti uguali: alcuni saranno più colpiti di altri. Un nuovo studio rivela che non saranno necessariamente coloro che emettono più gas serra a soffrire maggiormente degli effetti del cambiamento climatico. Leggete e condividete!
La corsa globale verso il raggiungimento delle zero emissione nette di gas serra nel più breve tempo possibile è anche una corsa per realizzare un nuovo tipo di abbondanza, quella che riguarda la salute pubblica, una natura intatta, posti di lavoro dignitosi, maggiore uguaglianza e più opportunità. Per costruire questo mondo di abbondanza, dobbiamo accelerare la nostra lotta alle cause del cambiamento climatico e al tempo stesso aumentare la resilienza ai suoi effetti. E dobbiamo farlo adesso.
Gli stati hanno stanziato somme senza precedenti per affrontare la pandemia ma appena il 2% finora è andato alla transizione a favore dell’energia pulita. E’ quello che si legge nel rapporto dell’AIE “Sustainable Recovery Tracker” che monitora le risposte fiscali dei governi alla crisi del Covid-19 e stima il loro impatto sugli investimenti in energia pulita e sulle emissioni globali di CO2. Ecco cosa si legge nel rapporto.
“Una società prospera, inclusiva, resiliente, sicura e sostenibile che non lasci indietro nessuno”: così i ministri dell’ambiente e dell’energia dei grandi Paesi della Terra, riuniti dalla Presidenza italiana del G20 a Napoli, in presenza e da remoto, hanno sottoscritto il documento finale della ministeriale Energia e Clima. Ecco cosa c’è scritto nel documento.
Il Nord globale ha un grande “debito ecologico” verso il Sud del mondo. Se consideriamo le emissioni cumulative nel periodo compreso fra il 1850 e il 2011, scopriamo che il 27% è stato emesso dagli USA, il 24% dall’UE, il 13% dalla Cina, il 7% dalla Russia, il 4% dal Giappone, e il 3% dall’India. Mentre gli altri 162 paesi del mondo messi insieme sono responsabili per solo il 22% di emissioni. Leggete questo interessante articolo di Saverio Pipitone sul recente dossier dell’associazione Centro Nuovo Modello di Sviluppo intitolato “Problemi ambientali soluzioni sociali”.
Buona domenica a voi tutti e grazie per i messaggi che mi inviate ogni giorno.
B.