“I pesticidi sono costosi per i cittadini europei. I costi per la comunità superano i profitti dei loro produttori”. E’ l’osservazione fatta, con dati a sostegno, di un recente rapporto pubblicato martedì scorso da 3 ONG (Pollinis, CCFD – Terre Solidaire e Basic) sui costi generati dal settore dei pesticidi all’interno dell’Unione Europea.
Il documento, intitolato “Pesticidi: un modello a noi caro” , mette a confronto i profitti delle quattro aziende leader nel mercato dei pesticidi (Bayer, BASF , Corteva e Syngenta-ChemChina) con il costo sostenuto dalla comunità. Risultato: “ Il settore dei pesticidi costa ai cittadini il doppio di quanto genera per le aziende che li producono e commercializzano.”
L’Unione Europea spende 2,3 miliardi di euro, nel 2017, per affrontare le conseguenze ambientali e sanitarie dell’uso dei pesticidi nell’Unione europea. La spesa pubblica indotta dall’uso dei pesticidi ammonta a 1,9 miliardi di euro. Questa somma corrisponde alla regolamentazione dei prodotti fitosanitari, al controllo dell’inquinamento idrico, alle emissioni di gas serra e ai costi delle malattie causate dai pesticidi.
A queste spese si aggiungono gli oltre 400 milioni di euro di riduzione dell’IVA, nel corso dell’anno 2017. Infatti, le spese legate all’utilizzo dei pesticidi sono a carico del contribuente europeo, nell’ambito degli aiuti alla transizione ecologica o delle conseguenze sanitarie dell’utilizzo di questi prodotti. “Mentre il sistema agroindustriale […] non mantiene le sue principali promesse: persiste la fame, aumenta la malnutrizione e i redditi degli agricoltori restano insufficienti” , osserva il rapporto.
Tuttavia, ciò non impedisce l’aumento delle vendite di pesticidi, che sono raddoppiate in vent’anni. Ma mentre tutti i cittadini ne pagano sempre di più i costi, “i benefici di questo settore si concentrano nelle mani di quattro multinazionali”, che hanno realizzato un utile di 900 milioni di euro nel 2017.
I risultati di questo studio confermano la necessità di una transizione ambiziosa dei nostri sistemi agroalimentari, che permetta di liberarci dai pesticidi e raggiungere la sovranità alimentare.
A questo link è possibile scaricare il rapporto completo, in francese