22

Nov
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > TERRA FUTURA
94 views 4 min 0 Comment

Blatten sepolta: il collasso del clima

beppegrillo.it - Maggio 31, 2025

Il 28 maggio 2025 una parte consistente del ghiacciaio Birch si è staccata dalla montagna e ha travolto il villaggio di Blatten, in Svizzera. La massa di ghiaccio, fango e detriti ha causato danni ingenti alle abitazioni, interrotto vie di comunicazione e ostruito il corso del fiume Lonza, creando un bacino artificiale che resta sotto osservazione per il rischio di esondazione. Le autorità svizzere avevano disposto evacuazioni preventive nei giorni precedenti, scongiurando una strage. Al momento si segnala una persona dispersa.

Secondo i glaciologi della ETH Zürich, già dal 14 maggio si erano registrati movimenti anomali e segnali di instabilità nel ghiacciaio. La causa scatenante un accumulo di detriti e roccia piombati dal monte Kleines Nesthorn, che hanno sovraccaricato un corpo glaciale già minato nella sua struttura profonda da decenni di aumento delle temperature. In parole povere, il permafrost si sta sciogliendo e i ghiacciai non sono più colonne portanti ma impalcature marcite.

I ricercatori sottolineano che episodi come questo sono destinati a diventare più frequenti con il progredire del riscaldamento globale. Il caso di Blatten rappresenta un esempio concreto di come la crisi climatica non sia più un tema astratto o proiettato nel futuro, ma una realtà materiale che coinvolge la sicurezza delle comunità alpine.

Sempre dalla ETH Zürich arriva un altro studio, pubblicato sulla rivista Science, che quantifica in modo preciso le conseguenze del riscaldamento globale sui ghiacciai di montagna. Limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi rispetto all’era preindustriale permetterebbe di salvare oltre la metà della massa glaciale non polare, pari al 54 per cento. Se invece si raggiungessero i 2,7 gradi, come previsto dallo scenario attuale, si salverebbe soltanto il 24 per cento. Anche con un aumento contenuto a 1,2 gradi, la perdita prevista è del 39 per cento rispetto al 2020. Ogni decimo di grado in più comporta una perdita ulteriore di circa il 2 per cento della massa glaciale mondiale.

Secondo i dati più aggiornati, tra il 2000 e il 2023 i ghiacciai del pianeta hanno perso complessivamente 6.542 miliardi di tonnellate di ghiaccio, contribuendo a un innalzamento del livello del mare di circa 18 millimetri. La perdita annua attuale è di 273 miliardi di tonnellate, un volume equivalente al fabbisogno idrico dell’intera popolazione mondiale per 30 anni. Le Alpi si stanno riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale. Dal 2003 al 2015 si è registrata una perdita media di 25 chilometri quadrati di ghiaccio all’anno, e nell’estate del 2022 si è toccato un nuovo minimo, con la scomparsa di 5 chilometri cubi in una sola stagione. Entro il 2050, si stima che le Alpi italiane perderanno quasi la metà della loro superficie glaciale attuale. Il ghiacciaio dell’Adamello potrebbe ridursi del 40 per cento già entro metà secolo.

Anche i ghiacciai dell’Himalaya si stanno sciogliendo con velocità crescente. Tra il 2011 e il 2020 la loro velocità di ritiro è aumentata del 65 per cento rispetto al decennio precedente, con conseguenze potenzialmente gravi per quasi due miliardi di persone che dipendono dai grandi fiumi dell’Asia meridionale e orientale.

Il 2025 è stato dichiarato “Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai dalle Nazioni Unite”, per richiamare l’attenzione globale su questi fenomeni. La fusione dei ghiacci non provoca solo l’innalzamento dei mari, ma altera il ciclo dell’acqua, aumenta il rischio idrogeologico e mette in pericolo interi territori.

Il caso di Blatten si inserisce in un quadro più ampio di eventi estremi e cambiamenti accelerati, che richiedono politiche climatiche più incisive e interventi strutturali immediati. Non si tratta più di prevenire un pericolo lontano ma di affrontare un’emergenza presente.

Il futuro, è già scritto nell’acqua che ci cade addosso.

PREVIOUS

Per la Silicon Valley, l’IA non riguarda solo la sostituzione di alcuni lavori. Riguarda la sostituzione di tutti.

NEXT

L’impatto ambientale dell’IA
Related Post
Febbraio 7, 2025
Dalla culla alla discarica: la grande truffa del design moderno
Marzo 18, 2018
Report WWF 2018: Il futuro delle specie in un mondo più caldo
Marzo 27, 2024
Amazon punta sulla “Sanità”
Luglio 18, 2024
Amazon affida il suo settore delle finanze all’IA
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
Isole Marshall: il primo Stato al mondo con un reddito di base universale!
Il Blog di Beppe Grillo
Quando i social media cambiano la comunicazione della scienza
Il Blog di Beppe Grillo
Una lettera sul tema fotovoltaico e consumo di suolo
Il Blog di Beppe Grillo
La nuova mafia è su TikTok: recluta, intimorisce e ricicla denaro in diretta
Il Blog di Beppe Grillo
La pressione alta raddoppia tra bambini e adolescenti
Il Blog di Beppe Grillo
Il sindaco giapponese che vuole disintossicare la sua città dal cellulare
Il Blog di Beppe Grillo
L’urlo della Generazione Z contro i governi del mondo
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com