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Maggio 1, 2025
di Beppe Grillo 1° Maggio, Festa del Lavoro. Quel lavoro che in un anno è stato spazzato via e sostituito da codici, algoritmi, assistenti virtuali. Nel 2024 ancora ci raccontavamo che “l’IA aiuterà, non sostituirà”. Grandissima bugia. L’IA aiuta sé stessa e sostituisce noi. In silenzio, senza fare rumore, come fa l’umidità nei muri: non [...]

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Aprile 30, 2025
Il futuro dietro le spalle


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Aprile 28, 2025
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Aprile 27, 2025
Quando la polizia coltiva cannabis
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- Aprile 24, 2025

di Igor G. Cantalini C’è stato un tempo in cui bastava un paio di levi's, un videoclip su MTV o un film di Hollywood per raccontare al mondo che l’Occidente era il centro del sogno globale. La cultura americana, per decenni, ha dominato l’immaginario collettivo planetario senza bisogno di eserciti o trattati. Ma qualcosa ora sta cambiando. Oggi, a riscrivere quel sogno, è un’altra superpotenza. Una che non impone, ma seduce, che non invade,
ma conquista pixel per pixel, nota dopo nota, scroll dopo scroll. È la Cina, che nel silenzio di un algoritmo o nell’epicità di un videogioco riesce a ribaltare vecchi equilibri e a ridisegnare i confini del potere culturale globale. È soft power allo stato puro, la capacità di orientare [...]
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- Aprile 23, 2025

In Giappone esiste un villaggio dove, al posto delle persone, vivono spaventapasseri. Si chiama Nagoro, nell’isola di Shikoku, e oggi è conosciuto come Kakashi no Sato, il "Villaggio degli Spaventapasseri". Negli anni, la popolazione è crollata. Scuole chiuse, case vuote, negozi abbandonati. Come risposta, una residente, Ayano Tsukimi, ha cominciato a costruire figure a grandezza umana per rappresentare gli abitanti che non c’erano più: il contadino, l’alunno, la pensionata seduta alla fermata. Oggi ce ne sono
oltre 350, disseminati per il paese. Quello che può sembrare un gesto bizzarro è, in realtà, una fotografia lucida del Giappone contemporaneo, un paese che invecchia, dove le zone rurali si svuotano e il futuro si concentra nelle metropoli. Lo stesso fenomeno, anche in Italia La storia [...]
DALL'ARCHIVIO DELBLOG
Dobbiamo smettere di fingere che l’intelligenza artificiale sia intelligente: ecco come
di Guillaume Thierry Ci viene continuamente [...]
Perché il cristianesimo sta prendendo una svolta asiatica
DAL WEB - ARTICOLO PUBBLICATO SU [...]
verso il2050
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- Maggio 1, 2025

di Beppe Grillo 1° Maggio, Festa del Lavoro. Quel lavoro che in un anno è stato spazzato via e sostituito da codici, algoritmi, assistenti virtuali. Nel 2024 ancora ci raccontavamo che "l'IA aiuterà, non sostituirà". Grandissima bugia. L'IA aiuta sé stessa e sostituisce noi. In silenzio, senza fare rumore, come fa l'umidità nei muri: non te ne accorgi, ma quando vedi la macchia è già troppo tardi. Gli insegnanti sostituiti dalle piattaforme educative; gli avvocati dalle IA giuridiche; i copywriter da ChatGPT; i designer da Midjourney; i traduttori da DeepL; i medici? Anche loro, col "Dottor Bot". E noi a fare cosa? A cliccare, a correggere, a supervisionare, come badanti di robot. In un anno, non in un secolo. In un anno ci siamo giocati intere categorie professionali. Ed è solo l'inizio. Ci resta la "dignità" di controllare che ChatGPT non faccia errori, di vantarci di aver scelto un prompt azzeccato o di lottare per essere pagati 3 euro lordi per riassumere articoli generati da un software. 300 milioni di posti di lavoro a rischio automazione nel mondo, secondo Goldman Sachs. In Italia, 6 milioni di lavoratori potrebbero essere sostituiti dall'IA entro il 2035, mentre altri 9 milioni dovranno integrarla nelle loro mansioni. Secondo l'ONU
invece il 40% delle professioni globali è esposto all'automazione. Cosa c'è quindi da festeggiare oggi? La verità è che serve una nuova idea. Il lavoro come occupazione è finito. Da quanti anno lo ripeto? Siamo entrati nell'era del lavoro come senso: creare, curare, partecipare, esprimersi come esseri umani e non più come rotelle di un ingranaggio. Meno lavoro significa più tempo libero, un tempo inesplorato, mai vissuto prima. Ma nessuno ci sta preparando a questo cambiamento epocale. Nessuno ci sta insegnando a vivere senza il lavoro come centro della nostra esistenza. Tutto il nostro sistema, le città, le scuole, l’economia, persino i nostri sogni, è stato costruito intorno al lavoro. Se il lavoro sparisce, crolla tutto. Abbiamo un sistema in stallo, da una parte dobbiamo ridurre i consumi per salvare il pianeta, dall'altra dobbiamo aumentarli per far girare l'economia basata sui salari. Una follia. Dobbiamo immaginare un altro mondo, dove il reddito non sia più [...]
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