
di Isaac J.P. Barrow
Gli esseri umani, di fronte all’incertezza, cercano modi per proteggere la propria vita dagli effetti potenzialmente distruttivi. Che si tratti di un istinto di sopravvivenza o di una tradizione culturale, il fatto rimane: in molte società esistono rituali pensati per gestire l’ignoto. Tra questi, l’oracolo è uno dei più celebri nell’immaginario occidentale, grazie al peso dell’antica Grecia. Un potente o un semplice cittadino si rivolgeva all’Oracolo di Delfi per ricevere i segni degli dèi. Ma, contrariamente a quanto si crede, non si trattava di predire il futuro, l’oracolo insegnava cosa pensare e come agire per orientare il destino a proprio favore; era una guida nella complessità, non una macchina del tempo.
In ogni società, il rituale cambia forma, astrologia, lettura delle viscere, interpretazione dei sogni, fondo del caffè, preghiera, ma resta fedele a una logica: dare un senso all’incertezza, condividere i timori, stabilire insieme cosa pensare e cosa fare. Attraverso questi gesti collettivi, l’umanità ha superato crisi, paure e trasformazioni.
Oggi, nelle società occidentali, i riti oracolari sono stati sostituiti, almeno formalmente, dalla scienza. Ma quando la scienza non riesce a placare l’ansia, la logica dell’oracolo riemerge. Siamo tutti vulnerabili al bisogno di sentirci guidati, soprattutto nei momenti di maggiore insicurezza. Più cresce la paura, più si riduce il potere della scienza, più si rafforza l’antico richiamo dell’oracolo. Ecco perché ritrovare serenità, oggi, è una necessità vitale.
Ed ecco che entra in gioco un nuovo oracolo, l’IA. Ma l’intelligenza artificiale generativa, come per la Pizia greca, non predice il futuro. Eppure, nel modo in cui la consultiamo, rivela un ritorno potente alla logica oracolare. Basandosi su grandi quantità di dati, i segnali del presente, l’IA interpreta, organizza, restituisce una parvenza di coerenza a un mondo disordinato. Ciò che era incomprensibile diventa leggibile. L’IA svolge esattamente la funzione rituale dell’oracolo: si parte da una percezione di incertezza, si formula una domanda, ci si affida a un esperto, si riceve una risposta, e si attenua la paura. Poco importa se l’IA non fornisce una verità assoluta, ciò che conta è il potere calmante della risposta.
Il bisogno di oracoli, tuttavia, non si esaurisce nel digitale. Negli ultimi anni, il fenomeno dei “mental coach” e dei “guru motivazionali” (per non parlare dei fuffaguru) ha conosciuto una crescita esplosiva. Secondo stime recenti, il mercato globale del coaching personale ha superato i 15 miliardi di dollari annui, con un aumento del 60% rispetto a dieci anni fa. In Italia si organizzano oltre 1500 eventi di coaching e crescita personale ogni anno, tra conferenze, workshop e seminari intensivi. I teatri si riempiono per corsi di tre o quattro giorni, con biglietti che variano tra i 300 e i 1000 euro a persona. Gli eventi più grandi raccolgono tra 3000 e 6000 partecipanti, trasformando il coaching in uno spettacolo collettivo. Anche in questo caso, si ripropone la struttura antica: partire da un senso di incertezza personale, affidarsi a un esperto, ricevere strumenti e rituali per cambiare vita, ritrovare senso, placare l’angoscia.
La stessa trasformazione attraversa anche il mondo della salute mentale. Sempre più psichiatri, psicologi e psicoterapeuti abbandonano gli studi privati per salire su palcoscenici teatrali. In Italia, negli ultimi anni, si contano decine di spettacoli all’anno dedicati al benessere psicologico. I format variano: dalle conferenze-spettacolo ai veri e propri monologhi ispirati alla psicologia positiva. I biglietti oscillano tra i 20 e i 50 euro, e molti eventi registrano sold-out nelle principali città. Ancora una volta, il pubblico si affida a un interprete della complessità emotiva, cercando conforto e strumenti per affrontare la propria esistenza.
Che si tratti di intelligenza artificiale, di guru motivazionali o di psichiatri-star, la logica oracolare è più viva che mai. Ogni volta che il bisogno di rassicurazione supera la necessità di verità oggettiva, l’oracolo moderno trova nuovi spazi per prosperare. In un mondo incerto, la fame di certezze genera nuovi rituali collettivi, più spettacolari, più accessibili, ma non meno potenti di quelli praticati nei templi dell’antichità.
Il rischio è che il desiderio di pace interiore diventi così forte da farci dimenticare il valore della ricerca della verità. E che, in cambio di un sollievo immediato, si perda di vista la realtà.
Traduzione dall’ inglese di Igor G. Cantalini
L’AUTORE
Isaac J.P. Barrow – Professore sociologo specializzato in dinamiche sociali globali. Tutta la sua carriera si è concentrata su globalizzazione e tecnologie digitali. Ha svolto ricerche in vari paesi ed è autore di studi su identità culturali e disuguaglianze. Ha collaborato con organizzazioni internazionali ed è considerato un esperto di politiche sociali ed inclusione.