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Marzo 31, 2025
Cosa si nasconde dietro i nostri spostamenti quotidiani? Auto elettriche, app per la mobilità, sensori intelligenti, dati in tempo reale: ci sembrano conquiste tecnologiche naturali, quasi ovvie. Ma dietro questa nuova normalità si muove una trasformazione profonda, silenziosa, che riguarda il nostro modo di vivere, la [...]

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Marzo 30, 2025
Opuscolo di sopravvivenza in Italia

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Marzo 28, 2025
Un’opera d’arte può finire nel nulla?
ULTIMI POST DELLA SETTIMANA
beppegrillo.it
- Marzo 23, 2025

Oggi vogliamo condividere con voi la storia di Romina e di suo figlio Giorgio, un ragazzo di sedici anni che sta combattendo una battaglia più grande di lui. Giorgio due anni fa ha ricevuto una diagnosi terribile: malattia di Lafora, una patologia genetica rarissima e degenerativa. Solo 200 casi al mondo, di cui appena 25 in Italia. Una malattia che inizia in silenzio, con piccoli episodi che sembrano epilessia, ma che poi avanza senza pietà: perdita delle capacità
motorie, demenza, fine prematura. Ma oggi, per Giorgio, esiste una possibilità concreta. Una speranza. Giorgio è stato selezionato per una sperimentazione clinica negli Stati Uniti, presso il Southwestern Medical Center di Dallas, in Texas. Sarà il terzo ragazzo al mondo a ricevere un farmaco sperimentale [...]
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- Marzo 22, 2025

Ogni mattina apriamo il rubinetto. L'acqua scorre, limpida, fresca, senza che ci poniamo troppe domande. La usiamo per lavarci il viso, farci un caffè, preparare la giornata. È un gesto così semplice, così quotidiano, da essere invisibile. Ma invisibile non significa scontato. Oggi, 22 marzo, si celebra il World Water Day, la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il tema di quest’anno è “Water for Peace”, perché l’acqua non è solo una risorsa
vitale: è una questione di equità, di giustizia, e sempre più spesso di conflitto. Secondo i dati delle Nazioni Unite, 2,2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a servizi idrici sicuri. Parliamo di un terzo dell’umanità. E oltre 3,5 miliardi di persone vivono in aree dove l’acqua è scarsa per almeno [...]
DALL'ARCHIVIO DELBLOG
L’Ultima grande sfida: contenere un’IA più intelligente di noi
di Igor G. Cantalini Negli ultimi [...]
verso il2050
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- Marzo 23, 2025

Dall'Archivio Del Blog 2 Settembre 2022 di Beppe Grillo - La Danimarca esporta centinaia di tonnellate di biscotti negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti esportano centinaia di tonnellate di biscotti in Danimarca. E uno dice: "Vabbè, saranno biscotti diversi..." Ma allora perché non si scambiano la ricetta? Sull'isola hawaiana di Maui c'è un museo dello zucchero. Si trova accanto a un impianto per la lavorazione dello zucchero, circondato da ettari di coltivazione di canna da zucchero. Il museo racconta la storia della produzione nell'isola, ed è un'affascinante testimonianza della potenza di un raccolto che ha modellato la cultura di un luogo. La canna da zucchero che cresce su quei campi viene lavorata nella piantagione dall'altra parte della strada, ma solo per la prima fase. Lo zucchero grezzo viene quindi spedito alla raffineria C & H nella contea di Contra Costa, vicino San Francisco. C & H sta per "California e Hawaii". Qui, viene raffinato in zucchero bianco. Ma questa non è la fine del suo viaggio: lo zucchero viene poi spedito a New York, dove viene confezionato in piccoli pacchetti in carta per essere poi distribuiti in tutti gli Stati Uniti, comprese le Hawaii. Quindi, se ti allontani di un km dal campo di canna
da zucchero e ti siedi in un bar, i pacchetti di zucchero che troverai sul tuo tavolo hanno percorso più di 30 mila kilometri: California, New York, e di nuovo alle Hawaii, invece del km che hai tra la piantagione e il caffè, cioè uno! Viaggi simili non sono l'eccezione, ma piuttosto la regola, nel nostro attuale sistema alimentare. Spedire gli alimenti a lunga distanza per la lavorazione e l'imballaggio è una pratica standard nell'industria alimentare. Noi non mangiamo prodotti ma kilometri, siamo divoratori seriali di kilometri, nonché depredatori dell'ambiente in cui viviamo. Nel 2016 la Gran Bretagna ha importato più di 114.000 tonnellate di latte. Questo perché gli allevatori britannici non producevano abbastanza latte per i consumatori della nazione? No, dal momento che il Regno Unito ha esportato quasi la stessa quantità di latte quell'anno, 119.000 tonnellate. Senza alcun senso! Al giorno d'oggi, non sono solo i prodotti alimentari tropicali, come lo zucchero, il caffè, il cioccolato, il tè e le banane, che [...]
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