
Recentemente, un rapporto intitolato “La salute mentale come motore della crescita socio-economica dell’Italia”, realizzato da Angelini Pharma in collaborazione con The European House – Ambrosetti, ha evidenziato una realtà preoccupante: circa un italiano su sei soffre di disturbi mentali, con una prevalenza maggiore nella fascia d’età lavorativa (20-54 anni). Ansia e depressione sono i disturbi più comuni, con tassi di incremento superiori alla media europea. I disturbi mentali costano all’Italia 20 miliardi di euro l’anno, circa il 3,3% del PIL, e perdite complessive per oltre 63 miliardi di euro, legate alla perdita di produttività, all’assenteismo e alla disoccupazione di lunga durata. Oggi, in Italia, si investe il 3,4% della spesa sanitaria nazionale in salute mentale; se il Paese aumentasse tali risorse fino a raggiungere il target del 5%, si registrerebbero benefici diretti e indiretti per 10,4 miliardi di euro. Per ogni euro investito in salute mentale, il Sistema-Paese ne guadagna 4,7.
Questi dati non solo sottolineano l’urgenza di affrontare la questione, ma richiamano anche temi che abbiamo ampiamente affrontato. Come avevamo scritto nell’articolo “Reddito Universale e salute mentale”, la salute mentale è strettamente legata a molte delle disuguaglianze strutturali della nostra società, che vanno affrontate con soluzioni sistemiche. Uno degli strumenti che può avere un impatto diretto su questi problemi è il reddito universale.
La povertà, la disuguaglianza e l’isolamento sociale possano portare a problemi di salute mentale, ansia e depressione. Secondo innumerevoli studi il reddito universale può alleviare questi problemi, offrendo un cuscinetto economico che permette alle persone di apportare cambiamenti positivi nella loro vita, come accedere a cure, formazione o semplicemente ridurre lo stress finanziario che grava su molte famiglie.
È evidente che la salute mentale non riguarda solo il benessere individuale, ma ha ripercussioni profonde sull’intera società. Serve una rivoluzione culturale che metta al centro il benessere delle persone, prima dei numeri. Il reddito universale, un sistema sanitario che non lasci indietro nessuno, e un approccio integrato che combatta le disuguaglianze: queste sono le basi per un’Italia che non solo sopravvive, ma prospera.
Vogliamo condividere con voi questo bellissimo brano dell’artista belga Stromae intitolato “L’enfer”, brano che affronta con coraggio il tema della salute mentale, del senso di solitudine e del peso dei pensieri oscuri che possono accompagnare chiunque, buon ascolto.