L’utopia comincia a prendere vita. L’esperimento del reddito di base universale in Catalogna, una delle proposte del CUP (partito politico della Catalogna indipendentista) è praticamente pronto a vedere la luce.
Per due anni, verranno erogati 800 euro al mese per adulto e 300 euro al mese per i minori di 18 anni a 5.000 catalani, per vedere come cambiano le loro vite, le loro città, l’uso dei servizi pubblici, ma soprattutto per dimostrare che questa strada, quella del reddito di base universale, è l’unica vera via per porre fine alla povertà e alla precarietà.
Delle 5.000 persone che riceveranno il reddito di base universale, la metà sarà scelta a sorte dalle famiglie di tutta la Catalogna e l’altra metà corrisponderà alla popolazione di due comuni, tra i 1200 e i 1400 abitanti. I criteri di selezione delle località candidate e di quelle definitivamente selezionate saranno comunicati prima dell’inizio del Piano.
Il progetto, da quasi 100 milioni di euro, beneficerà chiunque abbia un reddito fino a 45.000 euro lordi. Il denaro distribuito potrà essere utilizzato per qualsiasi scopo: dalla copertura di bisogni primari come cibo, provviste o pagamento dell’affitto; anche per comprare oggetti di lusso, automobili, vacanze o investire in borsa. L’unica condizione per l’accettazione dell’aiuto sarà la realizzazione di interviste e sondaggi di follow-up per scoprirne l’incidenza sul comportamento delle persone.
Nell’attesa di conoscere i comuni scelti e l’avvio del progetto vi lasciamo il link dell’intervista a Sergi Raventos, capo dell’ufficio del progetto pilota.
Maggiori informazioni sul progetto pilota qui.
Prendiamo esempio.