Mustafa Suleyman, uno dei co-fondatori di DeepMind, la società di intelligenza artificiale acquistata da Google nel 2014, in una intervista rilasciata al Financial Times, ha dichiarato che ci sarà “un numero serio di persone che perderanno il lavoro a causa dell’IA”, e “il reddito di base universale potrebbe essere la risposta”.
Secondo Suleyman, i governi di tutto il mondo dovranno escogitare un piano per “risarcire materialmente” le persone che perderanno il lavoro a causa dell’Intelligenza Artificiale: “Il reddito universale è una misura politica ed economica di cui dobbiamo iniziare a parlare in modo serio”.
Una recente ricerca di Goldman Sachs ha suggerito che 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno potrebbero cambiare assetto a causa dell’intelligenza artificiale, con i lavoratori in ambito legale e amministrativo a maggior rischio.
Anche Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato a marzo al Wall Street Journal di ritenere che l’intelligenza artificiale potrebbe consentire alle persone di perseguire un lavoro più creativo e il Reddito Universale potrebbe compensare i posti di lavoro che si perderanno.
Tutti i più importanti CEO di aziende tecnologiche (Mark Zuckerberg, Bill Gates e Elon Musk sono a favore del reddito universale), economisti, sociologi, stanno ormai da tempo ribadendo l’importanza di un serio dibattito sul Reddito Universale.
Noi, ancora una volta, lo ribadiamo: E’ arrivato il momento.