di Beppe Grillo – Settimana numero 138! Rivediamo insieme gli articoli che hanno suscitato più dibattito e le notizie che ci hanno incuriosito maggiormente. Se non le avete lette eccole qui:
Il sociologo Zygmunt Bauman diceva: “La società dei consumi si fonda sulla frustrazione delle attese e riesce a rendere permanente la non-soddisfazione. Nuove speranze e desideri devono continuamente entrare a sostituire e superare quelli vecchi, e per far ciò, la strada tra il negozio e il secchio della spazzatura deve essere sempre più breve e veloce.” Ecco l’interessante analisi di Saverio Pipitone: obsolescenze dei consumi.
Come spesso facciamo sul Blog il nostro sguardo rivolto a tutte le realtà che stanno sperimentano o vogliono testare il reddito universale. All’elenco questa settimana si aggiunge Zurigo, leggete qui.
Quanto carbonio può immagazzinare la Terra? Per rispondere a questa domanda gli scienziati dovrebbero contare un numero sbalorditivo di alberi e monitorare la loro crescita nel tempo. Ora, un team della NASA insieme ad un team internazionale sta utilizzando supercomputer per fare proprio questo, tramite immagini catturate dallo spazio. Ecco l’innovazione.
È la storia di una metamorfosi che fa sognare un intero settore. Nel 2006 la compagnia energetica danese Dong era ancora uno dei maggiori consumatori di carbone del Nord Europa: l’83% dell’energia prodotta proveniva da combustibili fossili. Quattordici anni dopo, il gruppo si è affermato come leader mondiale nell’eolico offshore, con il 25% della quota di mercato e l’86% della produzione proveniente da fonti rinnovabili. Leggete qui.
La scorsa settimana abbiamo parlato di come la Finlandia abbia ridotto il numero dei senza tetto attraverso l’Housing First, ovvero la possibilità per i senza fissa dimora di vivere in un piccolo appartamento donato dallo stato, con consulenza e assistenza. Bene, a Carrara l’iniziativa è partita ed ecco cosa sta succedendo!
Il commercio elettronico è insostenibile come avviene oggi, porta ad acquistare oggetti di cui non abbiamo bisogno. Con la facilità di un click si riempie un carrello stracolmo di prodotti che molte volte si restituiranno. La percentuale di resi online in Italia è del 43%. Inevitabilmente, ad ogni reso, l’impatto ambientale aumenta. Negli Stati Uniti hanno già misurato che in un anno sono stati emessi 15 milioni di tonnellate di CO2 solo per i resi, come 3 milioni di auto che viaggiano per un anno intero. Leggete qui.
Una pianta utilizzata nella medicina tradizionale cinese si è evoluta per diventare meno visibile agli esseri umani. E’ questo il risultato di una recente ricerca condotta dal Kunming Institute of Botany e dall’Università di Exeter.
Riconvertire i sistemi produttivi nazionali verso la neutralità climatica. È questa la grande sfida che abbiamo di fronte. Riusciremo a vincerla? Due studi hanno cercato di dare una risposta focalizzando l’attenzione su due Paesi europei dove la manifattura industriale ha il peso maggiore: l’Italia e la Germania. Leggete qui.
Come sempre vi ricordo di firmare l’Iniziativa dei Cittadini Europei per l’introduzione di un reddito di base incondizionato negli Stati membri dell’Europa. Fatelo, passate parola e condividete!
Che sia una serena domenica per tutti voi.
B.