Le più grandi aziende statunitensi sono nettamente indietro rispetto alle loro controparti cinesi quando si tratta di generare entrate da energia rinnovabile.
Secondo BloombergNEF, le aziende che compongono lo Standard & Poor 500 (indice azionario statunitense) producono solo il 3,4% dei loro ricavi da fonti di energia pulita, ovvero circa la metà di quanto guadagnano le aziende dello Shanghai Composite Index (Borsa di Shanghai).
Con le aziende che faticano e lottano per compiere una transizione energetica verso emissioni nette zero, gli analisti di di Bloomberg hanno esaminato oltre 8.000 aziende per determinare quanta parte delle loro entrate è attribuibile all’energia pulita.
“Spostare i modelli di business verso attività più ecologiche significa molto più che essere virtuosi per il bene del pianeta”, afferma Michael Daly di Bloomberg. “C’è un’enorme opportunità finanziaria per le aziende che contribuiscono a guidare la transizione energetica”.
Aziende cinesi come i leader del solare LONGi Green Energy Technology Co. e Tongwei Co. stanno beneficiando della posizione dominante della nazione nella catena di approvvigionamento di energia pulita. Secondo gli analisti, infatti, il maggior numero di opportunità di investimenti azionari nell’energia pulita si trova nella regione Asia-Pacifico.
Secondo il rapporto di Global Energy Monitor che monitora il funzionamento delle utility, la Cina è destinata a raddoppiare la sua capacità e a produrre 1.200 gigawatt di energia attraverso l’ energia eolica e solare entro il 2025, raggiungendo il suo obiettivo del 2030 con cinque anni di anticipo, con parchi eolici e solari su vasta scala. Si dice che a partire dal primo trimestre dell’anno, la capacità solare su scala industriale della Cina ha raggiunto i 228 GW, più di quella del resto del mondo messo insieme. Le installazioni sono concentrate nelle province settentrionali e nord-occidentali del Paese, come Shanxi, Xinjiang e Hebei.
Secondo le stime, la regione Asia Pacifica conta più di 680 aziende che traggono più della metà dei loro ricavi dall’energia pulita, che comprende energia rinnovabile, trasporti elettrificati, biocarburanti, nucleare, idrogeno e cattura del carbonio. Ciò si confronta con circa 410 aziende negli Stati Uniti e circa 430 in Europa, Medio Oriente e Africa messi insieme.
La maggior parte delle grandi compagnie petrolifere e del gas non separano i ricavi derivanti dall’energia pulita come una categoria a sé stante. E alcuni, come i giganti dei combustibili fossili Exxon Mobil Corp. e Marathon Petroleum Corp., non forniscono alcuna informazione sui proventi derivanti dalle attività di energia green.
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