“Questa mattina la Guardia di Finanza ha perquisito la sede centrale della Banca Popolare di Vicenza e vari uffici in tutta Italia. Alcuni vertici sono indagati per reati di aggiotaggio e di ostacolo delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza commesse sino al dicembre 2014. A circa 200mila azionisti della banca, comuni cittadini, hanno bruciato i risparmi di una vita: 2 miliardi e 600 milioni di euro di risparmi polverizzati!
Molti correntisti denunciano di essere stati costretti con intimidazioni e ricatti ad acquistare le azioni pena la revoca dei fidi, della concessione di mutui o dellaccesso a carte di credito a condizioni concorrenziali: ricatti in nome del profitto per la banca e per le lobby.
Il MoVimento 5 Stelle è stato la prima forza politica a denunciare. Siamo stati gli unici a scendere in piazza con gli azionisti il 12 settembre scorso, dopo aver denunciato lo scandalo in Parlamento con un’interrogazione. Non daremo tregua a questi truffatori e chiediamo un fondo di garanzia finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti e gestito dalla Regione Veneto per portare soccorso economico ai piccoli azionisti danneggiati, una separazione fra banche daffari e banche commerciali e una tassa sulle speculazioni finanziarie. Stiamo promuovendo una class action per denunciare una corruzione sistemica in cui le piccole imprese e i cittadini vengono truffati.” Jacopo Berti, portavoce M5S in Regione Veneto