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Maggio 3, 2025
In Italia, l’uso degli smartphone è diventato una parte integrante della vita quotidiana per persone di tutte le età. Secondo dati recenti, gli italiani trascorrono in media 176 minuti al giorno sul proprio smartphone, posizionandosi tra i paesi europei con il più alto tasso di utilizzo. Anche tra gli anziani, l’adozione degli smartphone è in [...]


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Maggio 1, 2025
“Guadagnarsi da vivere”

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Aprile 30, 2025
Il futuro dietro le spalle
ULTIMI POST DELLA SETTIMANA
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- Aprile 25, 2025

di Deborah M Gordondi Studio le formiche perché mi piace pensare a come funzionano le organizzazioni, e in particolare a come le componenti semplici delle organizzazioni interagiscono per creare il comportamento dell'intera organizzazione. Le colonie di formiche sono un buon esempio di una simile organizzazione, e ce ne sono molte altre. Una è il web, ma ci sono anche molti sistemi biologici -- cervelli, cellule, gli embrioni che si sviluppano. Ci sono circa 10.000 specie di formiche. Vivono tutte in colonie con una o alcune
regine, e tutte le altre formiche che vedete in giro sono femmine operaie, sterili. Tutte le colonie di formiche hanno in comune l'assenza di un controllo centrale. Nessuno dice a nessuno cosa fare, la regina semplicemente deposita le [...]
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- Aprile 25, 2025

In Italia ci sono tantissimi progetti che danno valore ai territori, che propongono modelli innovativi capaci di unire economia, ambiente e comunità e noi con il Blog cerchiamo di raccontarvi parte di queste innumerevoli realtà. Oggi vogliamo presentarvi il progetto di Angelo Amato di Lecce, che propone un'idea coraggiosa: trasformare l’agricoltura italiana in un motore di energia pulita, senza rinunciare alla produzione di cibo e al rispetto del paesaggio. Unire cibo ed energia, sole e raccolti, restituendo dignità economica
e ambientale a chi lavora la terra. In Italia l’agricoltura ha sempre fatto i conti con il sole, ma oggi, tra crisi climatica e transizione energetica, quel sole può diventare anche fonte di elettricità. Come? Attraverso l’agrivoltaico avanzato: una nuova generazione di impianti solari [...]
DALL'ARCHIVIO DELBLOG
Soft Power: come la Cina sta conquistando il mondo senza alzare la voce
di Igor G. Cantalini C’è stato [...]
Nagoro, il villaggio degli spaventapasseri e lo spopolamento rurale
In Giappone esiste un villaggio dove, [...]
verso il2050
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- Maggio 1, 2025

di Beppe Grillo 1° Maggio, Festa del Lavoro. Quel lavoro che in un anno è stato spazzato via e sostituito da codici, algoritmi, assistenti virtuali. Nel 2024 ancora ci raccontavamo che "l'IA aiuterà, non sostituirà". Grandissima bugia. L'IA aiuta sé stessa e sostituisce noi. In silenzio, senza fare rumore, come fa l'umidità nei muri: non te ne accorgi, ma quando vedi la macchia è già troppo tardi. Gli insegnanti sostituiti dalle piattaforme educative; gli avvocati dalle IA giuridiche; i copywriter da ChatGPT; i designer da Midjourney; i traduttori da DeepL; i medici? Anche loro, col "Dottor Bot". E noi a fare cosa? A cliccare, a correggere, a supervisionare, come badanti di robot. In un anno, non in un secolo. In un anno ci siamo giocati intere categorie professionali. Ed è solo l'inizio. Ci resta la "dignità" di controllare che ChatGPT non faccia errori, di vantarci di aver scelto un prompt azzeccato o di lottare per essere pagati 3 euro lordi per riassumere articoli generati da un software. 300 milioni di posti di lavoro a rischio automazione nel mondo, secondo Goldman Sachs. In Italia, 6 milioni di lavoratori potrebbero essere sostituiti dall'IA entro il 2035, mentre altri 9 milioni dovranno integrarla nelle loro mansioni. Secondo l'ONU
invece il 40% delle professioni globali è esposto all'automazione. Cosa c'è quindi da festeggiare oggi? La verità è che serve una nuova idea. Il lavoro come occupazione è finito. Da quanti anno lo ripeto? Siamo entrati nell'era del lavoro come senso: creare, curare, partecipare, esprimersi come esseri umani e non più come rotelle di un ingranaggio. Meno lavoro significa più tempo libero, un tempo inesplorato, mai vissuto prima. Ma nessuno ci sta preparando a questo cambiamento epocale. Nessuno ci sta insegnando a vivere senza il lavoro come centro della nostra esistenza. Tutto il nostro sistema, le città, le scuole, l’economia, persino i nostri sogni, è stato costruito intorno al lavoro. Se il lavoro sparisce, crolla tutto. Abbiamo un sistema in stallo, da una parte dobbiamo ridurre i consumi per salvare il pianeta, dall'altra dobbiamo aumentarli per far girare l'economia basata sui salari. Una follia. Dobbiamo immaginare un altro mondo, dove il reddito non sia più [...]
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