“In Calabria, periferia dell’Impero, è evaso un boss di primo piano della ‘ndrangheta. Si chiama Antonio Pelle, detto “vanchiddu” ma soprannominato anche “la mamma”, che pare voglia significare tanto nel gergo criminale. Era stato condannato a 13 anni di carcere per faccende legate alla faida di San Luca. Ultimamente era anoressico, gli avevano dato i domiciliari, poi l’avevano portato in ospedale, a Locri. Ieri è evaso. Non si trova più. Mi chiedo come sia possibile. Chi lo piantonava? Come si fa a portare uno come Pelle ad un ospedale della zona, dove i potenti tentacoli delle ‘ndrine soffocano anche gli spigoli? Mi ricorda un po’ l’evasione di Luciano Liggio. So soltanto che quando presero Pelle, dentro a un bunker, fu la vittoria dello Stato. Era ritenuto fra i latitanti più pericolosi. Ora lo è di nuovo. Di chi la colpa?” Enzo A.