“I dolori leggeri concedono di parlare; i grandi dolori rendono muti”. Lucio Anneo Seneca
Vi siete mai domandati cosa rende ‘vivo’ un robot sociale? Prova emozioni? È intelligente? Potrà fra qualche anno essere cosciente? Capisce le nostre emozioni? I robot per ancora molti anni non sostituiranno gli esseri umani, almeno sulla terra, ma potranno aiutarci a recuperare parte della nostra umanità. Roberto Mancin, informatico pediatrico del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino di Padova, ci accompagnerà nel suo mondo in cui i Robot sono empatici e restituiscono le emozioni a piccoli pazienti e ai loro genitori.
Roberto Mancin – Nato a Genova nel 1971 sposato con 2 figli; da 18 anni è responsabile sviluppo di sistemi e tecnologie informatiche innovative presso il Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino dell’Università di Padova. Ama essere chiamato “Informatico Pediatrico” dato che dal secolo scorso lavora all’interno della clinica pediatrica di Padova pur essendo laureato in informatica. Purtroppo è l’unico informatico pediatrico d’Italia e probabilmente l’ultimo. Dal 2013 insegna Informatica Medica all’Università di Padova presso vari corsi di laurea abilitanti per professioni sanitarie. Temi di ricerca: Robotica Sociale, CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa), tecnologie BCI (Brain Computer Interface) in ambito Pediatrico. Da 26 anni in vacanza si occupa anche di turismo solidale e inclusivo sulle Dolomiti usando robot sociali come “corpi robotici di cortesia”, per facilitare l’inclusione di persone con gravi deficit.