Berlusconi è in missione di pace all’estero. In Israele, alla Knesset, ha definito “una reazione giusta“, l’invasione e il bombardamento di Gaza, l’attacco israeliano che provocò centinaia di morti tra i civili, tra cui molti bambini, e condannato anche dall’ONU. Fu una tonnara con i palestinesi chiusi tra mare e terra. Berlusconi non rende un servizio agli israeliani e neppure al popolo italiano (ma noi ci siamo abituati). Ripeto quello che scrissi un anno fa: “Israele vuole creare un cordone di sicurezza intorno a sè con i bombardamenti, dal Libano a Gaza. Ma non saranno le bombe a portare la sicurezza. Per ogni civile ucciso, ci saranno cento terroristi in più. Per ogni bambino libanese, palestinese, arabo ucciso, mille terroristi in più. Israele si mette sullo stesso piano dei suoi nemici quando massacra i civili e, per questa ragione, potrebbe non avere domani più amici in Occidente. A Israele si chiede di essere non solo più forte di chi la vuole distruggere, ma anche migliore“.
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