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Pale eoliche in legno: la nuova frontiera dell’energia rinnovabile

beppegrillo.it - Febbraio 22, 2025

L’energia eolica è diventata uno dei pilastri principali della transizione energetica globale. Tuttavia, nonostante i suoi indubbi vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, l’industria eolica deve affrontare sfide ambientali significative, in particolare per quanto riguarda il ciclo di vita e il riciclo delle pale delle turbine. È in questo contesto che si inserisce l’innovazione delle pale eoliche in legno, una soluzione promettente che potrebbe rivoluzionare l’intero settore.

Le pale eoliche tradizionali sono realizzate principalmente con una combinazione di fibra di vetro, fibra di carbonio e resine epossidiche. Questo mix di materiali compositi rende le pale estremamente resistenti e leggere, ma quasi impossibili da riciclare. Attualmente, si stima che circa il 90% delle pale eoliche dismesse finisca in discarica o venga incenerito al termine del proprio ciclo di vita, che solitamente dura 20-25 anni. Secondo le proiezioni della Global Wind Energy Council (GWEC), entro il 2050 il settore eolico genererà circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti di pale in tutto il mondo. Ogni pala di turbina di grandi dimensioni pesa tra le 10 e le 20 tonnellate, e con il costante aumento delle installazioni di turbine eoliche, il problema dei rifiuti diventerà sempre più pressante.

Nel 2025, l’industria eolica ha compiuto un passo avanti verso la sostenibilità con l’introduzione di pale realizzate in legno lamellare impiallacciato (Laminated Veneer Lumber – LVL). Questo materiale combina la resistenza meccanica necessaria per sopportare le forze estreme a cui sono sottoposte le pale eoliche con la sostenibilità ambientale del legno. Le nuove pale in legno sono già oggetto di sperimentazioni su larga scala, con prototipi che raggiungono lunghezze di 50 metri installati su turbine da 4,2 MW. Oltre alla loro leggerezza e flessibilità, queste pale offrono vantaggi significativi dal punto di vista ambientale.

Un’importante notizia è arrivata pochi giorni fa, quando Voodin Blade Technology ha annunciato una partnership con la società indiana Senvion per sviluppare e testare pale eoliche in legno su larga scala. Questo accordo prevede la produzione e l’installazione di pale in legno da 50 metri su turbine Senvion da 4,2 MW, con l’obiettivo di testare le prestazioni e la resistenza di queste pale in ambienti e condizioni climatiche differenti. La fase iniziale della collaborazione prevede uno studio di fattibilità per valutare il potenziale tecnico, economico e ambientale delle pale in legno. I test sul campo sono previsti entro il 2027, ma i primi risultati di laboratorio sono incoraggianti, indicando che queste pale potrebbero offrire una maggiore durata rispetto ai materiali tradizionali, oltre a un impatto ambientale significativamente ridotto.

L’impiego del legno per la costruzione di pale eoliche presenta vantaggi ambientali indiscutibili rispetto ai materiali compositi tradizionali. La produzione di pale in legno comporta un’impronta di carbonio inferiore del 78% rispetto a quelle in fibra di vetro e carbonio e riduce i costi di produzione di circa il 20%. Inoltre, le pale in legno sono completamente riciclabili e biodegradabili, eliminando il problema dello smaltimento. Tuttavia, un aspetto cruciale riguarda la provenienza del legname utilizzato. Affinché questa soluzione sia davvero sostenibile, è fondamentale che il legno provenga da foreste gestite in modo responsabile, certificate da enti come FSC (Forest Stewardship Council) o PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification). Solo così si può evitare che la produzione di pale eoliche contribuisca alla deforestazione o alla perdita di biodiversità. Le pale eoliche in legno vengono solitamente realizzate con specie legnose a crescita rapida che offrono un buon equilibrio tra resistenza e leggerezza. L’abete rosso scandinavo è uno dei legni più utilizzati, grazie alle sue eccellenti proprietà meccaniche e alla sua disponibilità in regioni dove la gestione forestale è attenta agli equilibri ambientali.

I vantaggi ambientali ed economici delle pale in legno sono molteplici. Le pale possono essere riutilizzate al termine del ciclo di vita o biodegradarsi senza impatti significativi sull’ambiente. La produzione genera meno emissioni di CO₂ rispetto ai materiali compositi tradizionali. Il legno lamellare offre eccellenti proprietà meccaniche pur essendo più leggero e flessibile, facilitando la produzione e l’installazione. Inoltre, grazie alla disponibilità del legname e alla semplificazione dei processi produttivi, i costi di realizzazione delle pale si riducono sensibilmente. Le pale più lunghe e flessibili possono catturare venti più forti a quote più elevate, migliorando la produzione di energia.

Oltre alle pale in legno, l’industria eolica sta esplorando anche l’uso di materiali riciclabili come resine termoplastiche e soluzioni di riutilizzo delle pale dismesse, trasformandole in infrastrutture pubbliche come ponti pedonali o rifugi per biciclette. Tuttavia, l’uso del legno rappresenta una delle opzioni più immediate e sostenibili se si presta attenzione alla filiera di approvvigionamento.

Il successo delle pale in legno dipenderà quindi non solo dalle loro prestazioni e costi, ma anche dalla trasparenza e sostenibilità delle pratiche forestali che alimentano la produzione. In un contesto globale sempre più attento alla responsabilità ambientale, soluzioni come queste non solo riducono l’impatto ambientale delle energie rinnovabili, ma pongono le basi per un futuro in cui anche le tecnologie più pulite devono rispettare gli equilibri naturali del nostro pianeta.

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