di Virginia Raggi – Un detenuto, dopo essere stato opportunamente formato, può partecipare al miglioramento della nostra comunità.
L’inserimento lavorativo attraverso progetti di pubblica utilità svolge infatti un ruolo importante per la rieducazione e il reinserimento, contribuendo a trasmettere speranza per la costruzione di una nuova vita fuori dal carcere. Un principio in cui crediamo fermamente e che troviamo declinato nell’articolo 27 della Costituzione.
In quest’ottica prosegue a pieno ritmo l’iniziativa “Mi riscatto per Roma”. Hanno terminato oggi il percorso di formazione e le esercitazioni di giardinaggio i 24 detenuti, volontari del verde, che si aggiungono a quelli già inseriti nel progetto. Un percorso reso possibile grazie alla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Ministero della Giustizia e Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.
I nuovi volontari saranno presto all’opera nei quartieri della Capitale per pulire e manutenere le aree verdi, affiancati dagli operatori del Servizio Giardini del Dipartimento Tutela Ambientale. Nei mesi scorsi il precedente gruppo intervenuto a Colle Oppio e a Villa Ada, al Gianicolo e nella pineta di Castel Fusano, lungo la pista ciclabile di Ponte Milvio ed in molte aree verdi del IX Municipio. Recentemente questo straordinario progetto è stato raccontato nel film documentario “Prove di libertà. Roma, quelli dell’Articolo 21” presentato alla Festa del cinema di Roma.
Un’iniziativa integrata per costruire una città davvero resiliente, resa possibile dal lavoro sinergico degli assessori che qui ringrazio: Laura Baldassarre, assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Daniele Frongia Assessore Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma, Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale.
Inclusione, partecipazione e pubblica utilità sono gli assi portanti su cui stiamo costruendo una nuova idea di comunità.