Un povero vecchio si aggira per l’Italia. Ieri a Napoli non c’era neppure la claque ad aspettarlo. Il comizio semideserto lo ha intristito, non è riuscito a mandare giù un boccone e ha disertato la cena. Sabato 20 marzo è il suo giorno della riscossa a Roma. Per sicurezza ha spedito qualche milione di sms abusivi con implorazioni strappalacrime. I pullman da tutta Italia convergeranno con geometrica potenza a Roma. Piazza San Giovanni non fa inganni soprattutto a cento euro a testa. Potrà ripetere a una folla oceanica i suoi cavalli di battaglia: le toghe rosse, il nucleare sicuro, gli eroi Mangano e Bertolaso, il comunismo che non trionferà. Forse canterà qualche vecchio cavallo di battaglia da: “E Fooorza Italia” a “Meno male che Silvio c’è“. Il suo canto dello psicocignonano prima di dare il becchime ai piccioni al parco insieme a Fede. Domani è un’occasione unica per la democrazia. Una retata mai vista. Circondiamoli e chiamiamo la Polizia.
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