di Andres Oppenheimer – La pandemia COVID-19 sarà ricordata per molte cose, ma penso che una delle più importanti – a parte il suo tragico bilancio delle vittime – sarà che l’uso dei robot è aumentato drasticamente.
Nuovi dati della International Federation of Robotics (IFR) con sede a Francoforte, in Germania, mostrano che gli acquisti statunitensi di robot industriali hanno raggiunto il record di tutti i tempi nel 2020, con un aumento del 72% dei robot per ospedali e farmacie, un aumento del 62% dei robot per le aziende che producono prodotti in plastica e gomma e un aumento del 60% dei robot per le aziende alimentari e di consumo. Anche le case automobilistiche hanno aumentato i loro acquisti di robot del 22%.
Un altro studio della società Gartner afferma che le vendite di software per robot dovrebbero crescere del 20% quest’anno e probabilmente continueranno a crescere a tassi a due cifre almeno fino al 2024.
“La pandemia potrebbe segnare una svolta nell’atteggiamento delle persone nei confronti dei robot”, ha dichiarato la segretaria generale dell’IFR Susanne Bieller. “Prima della pandemia, una parte del vasto pubblico vedeva i robot come concorrenti. Ora, molti li vedono come aiutanti “.
Quando nel 2019 ho scritto il lobro “The Robots are Coming”, ho detto che le ragioni principali per cui i robot sostituiranno gli umani nel loro lavoro a un ritmo sempre più veloce sono che stanno diventando molto più economici e molto più intelligenti. Ora, ci sono molti altri motivi.
In primo luogo, le fabbriche paralizzate dal Covid-19 in tutto il mondo e le aziende vorranno essere meglio preparate per le future pandemie. Molte aziende manifatturiere hanno iniziato a utilizzare robot durante la pandemia per sostituire i lavoratori assenti e ridurre il rischio di infezioni. I robot non vengono infettati, non hanno bisogno di stare seduti a due metri di distanza e lavorare 24 ore al giorno. Inoltre, non si sindacalizzano né chiedono aumenti salariali.
In secondo luogo, la pandemia ha accresciuto la consapevolezza delle aziende della fragilità delle loro catene di approvvigionamento globali. Nel 2020, all’inizio della pandemia, gli Stati Uniti e i paesi europei hanno dovuto affrontare carenze di mascherine chirurgiche e altri prodotti medici fabbricati in Cina. Molte aziende statunitensi ed europee hanno concluso che dipendevano eccessivamente dalle forniture dalla Cina e alcune di loro hanno deciso di iniziare a produrle in casa propria con fabbriche parzialmente o completamente automatizzate.
È improbabile che la paura di nuove interruzioni delle catene di approvvigionamento globali svanisca a causa dei timori che le persistenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina possano esplodere in una guerra commerciale e determinare nuove interruzioni degli scambi. Inoltre, c’è una crescente ansia nella comunità del commercio internazionale per disastri naturali o incidenti come la recente crisi marittima nel Canale di Suez in Egitto.
In terzo luogo, la pandemia Covid-19 ha dato alle multinazionali una pausa per ripensare alle loro strategie a lungo termine e molte hanno deciso di spostare parte della loro produzione sui robot. Prima della pandemia, molte aziende erano così impegnate che non avevano mai esaminato a fondo l’automazione.
Il crescente utilizzo dell’automazione accelererà l’eliminazione di molti dei nostri lavori. Ecco perché è più importante che mai che, come nazione, ci concentriamo sulla riqualificazione di milioni di lavoratori e che miglioriamo notevolmente gli standard di istruzione. E come individui, dobbiamo perseguire un’istruzione permanente, sia per aggiornare le nostre capacità che per reinventare noi stessi.
Non sono un pessimista: storicamente la tecnologia ha sempre prodotto più posti di lavoro di quanti ne abbia eliminati. Ma la transizione verso una società automatizzata è già dura per i lavoratori e potrebbe diventare ancora più brutale.
Nel mondo post-Covid-19, i robot saranno ovunque e sarà meglio prepararci a sopravvivere e prosperare tra di loro.