Esiste una grande quantità di piccoli oggetti di plastica, come bustine, piccoli contenitori, involucri, cannucce e coperchi per tazze di caffè, che non vengono riciclati e che finiscono nell’ambiente.
La Circular Materials Challenge ha preso di mira il packaging leggero e flessibile utilizzato per alcuni dei nostri prodotti preferiti. Circa il 13% delle confezioni odierne, come gli involucri per alimenti, sono costituite da strati di materiali diversi fusi insieme. Queste confezioni multistrato mantengono freschi gli alimenti ma rendono anche difficile il riciclo.
Le innovazioni dei vincitori della Circular Materials Challenge potrebbero impedire l’equivalente di 100 sacchetti di immondizia al secondo.
Ciò è particolarmente importante. Infatti negli ultimi anni c’è stato un incremento senza precedenti dell’inquinamento plastico oceanico. Ed è diventato chiaro che, nonostante i significativi miglioramenti nell’innovazione, negli investimenti e nell’impegno, non si riesce davvero a ripulire l’oceano. Il fatto è che per quanto ripuliamo, si inquina troppo velocemente.
Diamo qualche dato. Più di 8 milioni di tonnellate di plastica entrano nell’oceano ogni anno, tuttavia i tre maggiori disinvestimenti riguardano solo lo 0,5% dell’inquinamento. Questa crisi richiede urgentemente un cambio di passo, cioè soluzioni che impediscano alla plastica di diventare spreco.
Così la Ellen MacArthur Foundation, istituzione leader nel mondo per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare, ha lanciato il suo nuovo premio per l’innovazione in materia plastica per 2 milioni di dollari lo scorso maggio.
Scienziati, designer e altri innovatori sono stati sfidati a ripensare radicalmente il modo in cui realizziamo, usiamo e riutilizziamo le materie plastiche. La sfida è stata suddivisa in due categorie, con ogni vincitore che ha ricevuto una quota del premio da 2 milioni di dollari da investire nello sviluppo delle proprie idee.
1. Miwa, dalla Repubblica Ceca, presenta un’app che consente agli acquirenti di ordinare le quantità esatte di cui hanno bisogno. Queste vengono poi consegnate in imballaggi riutilizzabili dal produttore. http://www.miwa.eu/
2. Algramo, un’impresa sociale cilena, offre prodotti in piccole quantità in contenitori riutilizzabili attraverso una rete di 1.200 negozi di alimentari locali in Cile. https://www.algramo.com/
Centinaia di miliardi di bustine vengono vendute ogni anno. Possono contenere prodotti per la cura personale, prodotti alimentari, oppure shampoo e salsa di soia. Queste bustine non sono riciclate e molte finiscono per inquinare l’oceano.
3. Evoware, una start-up indonesiana, disegna involucri e bustine di cibo (contenenti, per esempio, caffè istantaneo o condimento) fatte di un materiale a base di alghe, che può essere sciolto e mangiato. http://www.evoware.id/
4. Delta, dal Regno Unito, offre una tecnologia che consente ai ristoranti di preparare e servire salse in bustine commestibili e compostabili.http://www.deltapackltd.co.uk/index.html
Oltre 100 miliardi di tazze di caffè usa e getta vengono vendute a livello globale ogni anno, ma oggi quasi nessuna di loro (né i loro coperchi) vengono riciclati.
5. CupClub, con sede nel Regno Unito, introduce un servizio di abbonamento in cui le tazze riutilizzabili possono essere ritirate presso qualsiasi negozio partecipante. https://www.cupclub.com/
6. TrioCup dagli Stati Uniti offre un bicchiere di carta usa e getta realizzato con una tecnica simile agli origami che elimina la necessità di un coperchio di plastica. Il team ha scelto un materiale compostabile al 100% e sta lavorando a un’alternativa riciclabile al 100%. https://www.triocup.com/
7. Il team dell’Università di Pittsburgh ha applicato la nano-ingegneria per imitare la natura e creare un materiale riciclabile in grado di sostituire complessi imballaggi a più strati non riciclabili.
8. Aronax Technologies Spain propone un additivo magnetico che può essere applicato ai materiali per creare un migliore isolamento dall’aria e dall’umidità, rendendolo adatto alla protezione di prodotti sensibili, come quelli alimentati o i medicinali, pur essendo ancora possibile riciclarli. http://aronaxtech.com/
9. Il Centro di ricerca tecnica VTT della Finlandia ha creato un materiale multistrato compostabile da sottoprodotti agricoli, che può essere utilizzato per sacchetti alimentari.
10. L’Istituto Fraunhofer ha sviluppato un rivestimento con silicati e biopolimeri che possono essere utilizzati in diverse applicazioni di imballaggio alimentare ed è completamente compostabile. https://www.fraunhofer.de/en.html
Queste innovazioni dimostrano le grandi possibilità dei principi dell’economia circolare, ma il loro raggiungimento richiederà nuovi livelli di impegno e collaborazione da parte dell’industria, dei governi, dei progettisti e delle start-up.