“Oltre il 99% della plastica è costituito da combustibili fossili. Per “chiudere davvero il rubinetto” sull’inquinamento da plastica, le aziende devono smettere di produrre così tanta plastica e lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo”. È questo il manifesto di Breakfreefromplastic, il movimento globale che coinvolge circa 11.000 volontari nel mondo, che ha da poco pubblicato il rapporto Brand Audit 2021 in cui stila l’elenco dei maggiori inquinatori di plastica al mondo.
La Coca-Cola è per il quarto anno consecutivo il peggior inquinatore di plastica al mondo, seguita da Pepsi e Unilever, quest’ultima principale sponsor del vertice globale sul clima Cop26 di Glascow (!!!).
Di seguito l’elenco delle 10 aziende che inquinano di più con la plastica:
Il rapporto è stato possibile grazie a controlli in 45 Paesi e attraverso la partecipazione degli attivisti che hanno raccolto 330.493 rifiuti di plastica, dove il 58% di questi apparteneva a un brand di una multinazionale.
“Le aziende inquinanti stanno trasferendo tutti i danni alle prossime generazioni – si legge nel report – e a pagarne le conseguenze saranno soprattutto i giovani dei Paesi del sud“. Nelle conclusioni, Breakfreefromplastic esorta i governi a obbligare le aziende a ridurre l’utilizzo della plastica. L’invito è rivolto anche alle multinazionali, affinché rivedano i loro piani di produzione e distribuzione e siano più trasparenti nelle comunicazioni del loro impatto ambientale.