05

Dec
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > ARCHIVIO 2015
350 views 2 min 0 Comment

La stabilità del lavoro del rigor mortis

beppegrillo.it - Agosto 11, 2015

Il Governo sta mettendo in atto da mesi una gravissima campagna di disinformazione sulle condizioni del mondo del lavoro. A ogni occasione utile, quando escono i dati Istat o Inps, si impegna a capovolgere la realtà. Oggi vanta i 259 mila contratti “stabili” in più del primo semestre 2015, certificati dall’Inps. Peccato che di stabile i nuovi contratti non abbiano nulla. Dopo l’approvazione del contratto a tutele crescenti (7 marzo 2015), i datori di lavoro hanno portato avanti una massiccia conversione di contratti a tempo determinato in contratti a tutele crescenti, proprio perché rassicurati dalla estrema facilità di licenziamento che garantisce la riforma del mondo del lavoro. Nei primi 3 anni, infatti, i datori di lavoro potranno disfarsi dei lavoratori adducendo motivazioni economiche ed erogando loro l’equivalente monetario di 2 mensilità per ogni anno di servizio, anche se il licenziamento è dichiarato illegittimo dal giudice. Si legalizza in pratica il licenziamento arbitrario, in cambio di un tozzo di pane. Solo dopo 3 anni di servizio i contratti a tutele crescenti devono essere stabilizzati per davvero, ma nulla vieta ai datori di lavoro di scaricare poco prima i lavoratori a tutele crescenti e assumerne di nuovi. Si profila così una gigantesca operazione “usa e getta” che vedrà coinvolti nei prossimi anni i nuovi assunti. Va detto, peraltro, che l’Istat ha già messo una pietra tombale sulla propaganda governativa: a giugno la disoccupazione è tornata al 12,7% e gli occupati sono in calo anche rispetto al giugno dell’anno scorso. Un disastro totale, che il Governo cerca di coprire manipolando i dati Inps, i quali calcolano non i nuovi posti di lavoro, ma i nuovi contratti di lavoro. Incrociando i dati Istat e Inps viene fuori la cruda realtà: il Governo non ha creato un solo posto di lavoro, e ha coperto il suo fallimento con la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti ancora meno stabili, vendendoli per quello che non sono.

PREVIOUS

Il blitz velenoso di Ferragosto

NEXT

Giorgio, do you know Mattarella?
Related Post
Giugno 18, 2015
Stop alle divise d’oro della Camera: risparmio di 230.000 euro
Aprile 27, 2015
Radio Padania: la mangiatoia di soldi pubblici della Lega Nord
Settembre 21, 2015
Passaparola dal futuro: l’#Italia5Stelle del 2042, di Beppe Grillo
Maggio 21, 2015
Salvini e il #RedditoDiCittadinanza
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
L’Australia chiude i social ai minori di 16 anni
Il Blog di Beppe Grillo
Scegliere un figlio con un’app
Il Blog di Beppe Grillo
Adolescenti agganciati ai social: le accuse contro i Big delle piattaforme
Il Blog di Beppe Grillo
Tumore alla prostata, il Regno Unito dice no allo screening di massa
Il Blog di Beppe Grillo
12345 e il cervello urbano: come la Cina sta digitalizzando la vita in città
Il Blog di Beppe Grillo
L’impatto ambientale dell’IA
Il Blog di Beppe Grillo
Internet Society Italia Festeggia 25 anni con una giornata di eventi a Novara
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com