di Beppe Grillo – Rivediamo insieme tutti gli articoli della 136esima settimana del Blog. Buona lettura e buona domenica dall’Elevato!
Da troppo tempo accettiamo che le città deformino il nostro senso del tempo. Il modo in cui sono progettate è spesso determinato dall’imperativo di risparmiare tempo, eppure così tanto tempo viene sprecato per recarsi al lavoro, negli ingorghi, per guidare verso il centro commerciale, in una bolla di accelerazione illusoria. L’idea della città da 15 minuti risponde alla questione di risparmiare tempo ribaltandola completamente, suggerendo un ritmo di vita diverso. Un ritmo di 15 minuti.
A meno di dieci anni dalla scadenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite, le prospettive per l’Intelligenza Artificiale sembrano molto promettenti. Il suo uso può effettivamente portare vantaggi sostanziali, a condizione che siano garantiti la qualità dei dati utilizzati e il rispetto della riservatezza, aprendo così a possibilità inimmaginabili nella tecnologia e quindi nello sviluppo. Leggete qui.
Le modalità di lettura attraverso i dispositivi digitali privilegiano quella che la neuroscienziata Maryanne Wolf chiama skim reading (lettura scremata): si avverte l’impazienza cognitiva e contemporaneamente si impoverisce la nostra capacità di lettura profonda, di analisi critica, di empatia. L’atto della lettura viene trasformato in una pratica meccanica e insignificante. L’analfabetismo digitale secondario.
Qualche giorno fa a Shanghai una scuola elementare si è spostata, camminando su gambe robotiche. L’edificio, di 5 piani e di 85 anni, è stato completamente sollevato da terra e spostato in una nuova posizione per evitare la demolizione e preservarne la sua storia. Ecco il video dell’impresa.
Come in ogni grande città, il proprio codice postale plasma profondamente il proprio destino. Manhattan e Queens distano meno di 25 minuti in metropolitana, ma la differenza tra loro nel reddito medio annuo è di 78.000 dollari, e l’aspettativa di vita tra i quartieri della città può arrivare fino a 10 anni. Il Covid-19 purtroppo sta ampliando e amplierà ulteriormente queste disuguaglianze, per questo dobbiamo avviare un processo di rimodellamento delle nostre città. Leggete qui.
Quante volte siamo spinti nel comprare del cibo solo perchè è bello? E’ un gravissimo errore pensare che il cibo bello a vedersi sia più sano di altri cibi. Eppure i consumatori spesso non riescono a fare la distinzione; un errore su cui l’industria alimentare, gli inserzionisti e i ristoranti giocano molte volte per promuovere i prodotti. Ecco i risultati di un recente studio.
In Finlandia il numero dei senzatetto è diminuito drasticamente. Il motivo: il paese applica il concetto “Housing First”. Gli homeless ricevono in dotazione dallo Stato un piccolo appartamento e consulenza, senza precondizioni. 4 persone colpite su 5 tornano così a una vita stabile. E cosa più importante: tutto questo costa meno che lasciare i senzatetto per strada. Leggete qui.
Come ogni domenica vi ricordo di firmare l’Iniziativa dei Cittadini Europei per l’introduzione di un reddito di base incondizionato negli Stati membri dell’Europa. Fatelo, passate parola e condividete!