Venticinque anni dopo la sua nascita, Internet Society Italia sceglie Novara per fermarsi, fare il punto e ripartire. Il 28 novembre, all’Auditorium “G. Cattaneo” dell’Università del Piemonte Orientale, il convegno “Out of the Box – Internet bene comune” diventa il simbolo di un passaggio di fase, da una rete pensata da pionieri e tecnici a una infrastruttura che attraversa ogni ambito della vita quotidiana, dalla salute alla scuola, dal lavoro alla qualità della democrazia.
Internet Society nasce a livello internazionale nei primi anni Novanta con la missione di promuovere lo sviluppo aperto di Internet e il suo uso per il bene di tutte le persone.
Nel 2000 prende forma il capitolo italiano, con un gruppo di fondatori che porta anche nel nostro Paese l’idea di una rete aperta, interoperabile, inclusiva, costruita come bene comune e non solo come somma di servizi commerciali. Da allora Internet Society Italia partecipa ai processi di governance, contribuisce ai dibattiti globali sull’evoluzione tecnica e istituzionale della rete, organizza eventi e momenti di formazione, alimenta una cultura digitale che prova a tenere insieme innovazione, diritti, responsabilità.
Questo anniversario arriva in una fase delicata. Internet raggiunge miliardi di persone, mentre una parte consistente dell’umanità resta ancora ai margini della connessione o ne vive un accesso limitato e costoso. Crescono il peso delle grandi piattaforme e delle logiche estrattive sui dati, aumentano le forme di sorveglianza automatizzata e di profilazione, si allargano nuove disuguaglianze tra chi può partecipare davvero allo spazio digitale e chi resta spettatore passivo. L’idea di Internet come bene comune diventa allora una scelta precisa, un impegno politico e soprattutto culturale, perchè significa considerare la rete un’infrastruttura sociale di base, che richiede regole chiare, trasparenza sugli algoritmi e tutele effettive per i diritti delle persone, partecipazione dei cittadini e delle comunità.
Il programma del 28 Novembre è così suddiviso:
La mattina del 28 novembre, all’Auditorium del Campus Perrone di Novara, dopo i saluti istituzionali di Stefano Giordano, presidente di Internet Society Italia, del sindaco di Novara Alessandro Canelli e di Massimo Cavino, direttore del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università del Piemonte Orientale, il programma entra subito nel vivo con quattro panel ravvicinati.
“Internet per la salute”, alle 9.30, mette a fuoco il modello di sanità digitale che vogliamo per il futuro. Modera il giornalista scientifico Gianluca Dotti. Intervengono Gianluca Mazzini, ingegnere elettronico e direttore generale di Lepida SpA, che porta l’esperienza delle infrastrutture di rete regionali, Narciso Mostarda, neuropsichiatra e direttore generale di ARES 118 Regione Lazio, con il punto di vista dell’emergenza-urgenza, e Luca Ragazzoni, anestesista e professore associato all’Università del Piemonte Orientale, direttore del centro CRIMEDIM, con un’attenzione particolare alla gestione delle crisi e alla formazione sul campo.
Alle 10.30 “Internet per lo sviluppo umano” sposta l’attenzione sulle intelligenze necessarie per orientarsi nella complessità digitale. Modera il giornalista Riccardo Saporiti. Partecipano Alfio Ferrara, professore ordinario di informatica all’Università di Milano, impegnato su dati e intelligenza artificiale, Federico Galatolo, ingegnere informatico e ricercatore all’Università di Pisa, attivo sui sistemi di apprendimento automatico, e Alberto Rossetti, psicologo e psicoterapeuta dell’adolescenza, saggista, che introduce il punto di vista delle relazioni, delle fragilità e dello sviluppo psichico nell’ecosistema delle piattaforme.
Alle 11.30 “Internet per il lavoro” entra nel terreno delle piattaforme, dello smart working e delle nuove forme di occupazione. Modera la giornalista Simona Buscaglia. Intervengono Andrea Casalegno, direttore generale di TOPIX, nodo centrale per le infrastrutture di interscambio dati, Roberto Moriondo, direttore generale del Comune di Novara e membro del direttivo ANDIGEL, che porta l’esperienza delle pubbliche amministrazioni, e Giulia Druetta, avvocata del lavoro, esperta di lavoro su piattaforma e attivista, che mette a fuoco le condizioni concrete delle persone che lavorano dentro gli algoritmi.
Chiude la mattina, alle 12.30, “Internet bene comune”, il panel più direttamente civico e regolatorio. Modera Antonio Baldassarra, CEO di Seeweb e DHH. Ne discutono Nicola Blefari Melazzi, ingegnere delle telecomunicazioni, professore ordinario a Roma Tor Vergata, presidente del CNIT e della Fondazione RESTART, con una visione strutturale sulle infrastrutture, Arturo Di Corinto, ricercatore alla Sapienza di Roma e consigliere dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che lavora da anni sul rapporto tra sicurezza, diritti e attacchi informatici, e il giurista Guido Scorza.
Gruppo di esperti che hanno definito e gestito i contenuti dell’evento:
- Anna Pisterzi,
- Lorenzo Lener,
- Stefano Giordano,
- Vittorio Bertola,
- Emiliano Audisio,
- Laura Abba
Di seguito il video messaggio di Vint Cerf, fondatore dell’Internet Society, informatico e “Padre di Internet”.
Maggiori informazioni qui: www.isoc.it





