“Oltre che immorale e incostituzionale, l’azzeramento dei risparmi dei cittadini deciso con il decreto ‘svuota-banche’ è anche illegittimo. Quel provvedimento va ritirato subito perché proprio la misura di riduzione delle azioni e delle obbligazioni subordinate, in pratica la confisca dei titoli, si basa su una norma che nel novembre scorso ancora non esisteva. O meglio: non era entrata in vigore.
Il M5S ha fatto una scoperta clamorosa. La riduzione dei titoli delle quattro banche operata da Bankitalia e sancita dal decreto 183/2015 (salva-banche) del 22 novembre scorso, infatti, è fondata in modo esplicito sull’articolo 52 del decreto 180/2015, emanato appena sei giorni prima, ossia quello che recepisce la Brrd, la direttiva sul bail-in.
Peccato che in quello stesso decreto, l’articolo 106 dica che il 52 sarebbe entrato in vigore solo il primo gennaio 2016 (data ribadita dalla stessa direttiva Ue quando fa riferimento al bail-in appunto).
Morale? Governo e Bankitalia hanno azzerato a novembre i risparmi di decine di migliaia di investitori in ragione di una norma che sarebbe entrata in vigore solo a gennaio.
C’è un chiaro problema di carenza normativa che offende lo stato di diritto.
Vi immaginate cosa accadrebbe se, per esempio, il governo stabilisse oggi con un decreto che aumenterà l’aliquota Iva al 25% nel 2018 e poi l’aumento scattasse improvvisamente fra una settimana?
Il M5S non può accettare questo far west. I soldi vanno restituiti a tutti. Continueremo a lottare in ogni sede affinché la tutela del risparmio e il principio di legalità siano pienamente rispettati”.
Alessio Villarosa, M5s Camera
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