di Beppe Grillo – L’inquinamento atmosferico causa oltre 4 milioni di decessi ogni anno; costa 3 mila miliardi di dollari all’economia mondiale e in più ci ruba anni di vita: 6 mesi di aspettativa di vita in meno nelle più grandi città europee, e fino a tre, quattro, cinque anni in alcune zone dell’India e della Cina. Negli Stati Uniti muore più gente per gli scarichi delle auto che per gli incidenti stradali.
Come difenderci quindi dall’inquinamento? La situazione è davvero complessa a causa di una mancata informazione. Ci mancano semplicemente i dati per capire la nostra esposizione all’inquinamento.
Molte grandi città gestiscono una rete di centraline per il controllo dell’aria, in pratica per decidere quando ridurre il traffico o chiudere le fabbriche. Queste macchine sono incredibilmente precise ma incredibilmente grandi, pesanti, costose e statiche (il che influisce notevolmente sui risultati).
Per questo una società francese, la Plume Labs, ha ideato il Flow, un dispositivo portatile che monitora l’aria che ci circonda, per rendere le informazioni ambientali accessibili a tutti e fare in modo che ci sia piena responsabilità del problema.
Il Flow è un sensore intelligente e indossabile, da portare sempre con sè, sullo zaino, sulla bici, o su un passeggino. Ha dei microsensori che controllano i maggiori inquinanti, come il monossido di azoto, i gas di scarico delle auto, composti organici volatili, o migliaia di sostanze chimiche dei prodotti quotidiani che ogni giorno respiriamo. Il sensore è collegato via Bluetooth con il cellulare su qui saranno inviati e conservati tutti i dati, che monitoreranno tutti i nostri tragitti e l’aria che si respira. Sia attraverso l’app che con un semplice gesto sul dispositivo. In questo modo si avrà più consapevolezza del problema ma soprattutto si avrà la possibilità di fare scelte diverse. Cambiare i prodotti per la casa, scegliere un tragitto migliore per andare al lavoro, correre quando non c’è un livello alto di inquinamento o trovare un parco migliore per portare i nostri bambini.
Romain Lacombe, il fondatore di Plumelabs, mi ha inviato molto gentilmente il sensore da lui ideato. In questi giorni lo sto testando e sto capendo il potenziale eccezionale di questo dispositivo.
Immaginate se ognuno di noi avesse questo sensore ogni giorno con sè. O se il Flow fosse su ogni autobus e taxi delle nostre città. Immaginate di creare una community di utenti, e di poter mappare la qualità dell’aria per ogni strada, costruendo così un database senza precedenti per studiare a fondo l’inquinamento, e incoraggiare cittadini e politici ad agire contro di esso.
Ecco il sito dove potete trovare maggiori informazioni sul Flow.