26

Nov
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
E-mail
EMAIL

 

[email protected]

Il Blog di Beppe Grillo Blog ufficiale di Beppe Grillo con articoli, approfondimenti ed opinioni
PER LA TUA PUBBLICITÀ

 

[email protected]

Menu   ≡ ╳
  • HOME
  • IO GRIDO
  • CERVELLI
  • TERRA FUTURA
  • COSE PREZIOSE
  • MOBILITA’
  • SALUTE
  • VIDEO
  • ARCHIVIO
    • 2005
    • 2006
    • 2007
    • 2008
    • 2009
    • 2010
    • 2011
    • 2012
    • 2013
    • 2014
    • 2015
    • 2016
  • CONTATTI
☰
Il Blog di Beppe Grillo
Home > TERRA FUTURA
722 views 4 min 0 Comment

Dalla terra al sole: l’agricoltura che accende il futuro

beppegrillo.it - Aprile 25, 2025

In Italia ci sono tantissimi progetti che danno valore ai territori, che propongono modelli innovativi capaci di unire economia, ambiente e comunità e noi con il Blog cerchiamo di raccontarvi parte di queste innumerevoli realtà. Oggi vogliamo presentarvi il progetto di Angelo Amato di Lecce, che propone un’idea coraggiosa: trasformare l’agricoltura italiana in un motore di energia pulita, senza rinunciare alla produzione di cibo e al rispetto del paesaggio.

Unire cibo ed energia, sole e raccolti, restituendo dignità economica e ambientale a chi lavora la terra.

In Italia l’agricoltura ha sempre fatto i conti con il sole, ma oggi, tra crisi climatica e transizione energetica, quel sole può diventare anche fonte di elettricità. Come? Attraverso l’agrivoltaico avanzato: una nuova generazione di impianti solari alti fino a 4 metri, con pannelli semitrasparenti, sotto cui si può continuare a coltivare alberi da frutto, ulivi, viti, ortaggi. Non solo: queste strutture proteggono le colture dalle intemperie sempre più violente, riducono il consumo d’acqua, e aprono a un nuovo tipo di agricoltura tecnologica e sostenibile, con irrigazione a goccia controllata dall’intelligenza artificiale e sistemi di stoccaggio dell’acqua piovana. E soprattutto portano reddito energetico: dai 90 ai 110 mila euro lordi per ettaro, ogni anno. Non pochi, per chi finora era costretto a vendere sottocosto il proprio raccolto. Come ogni progetto ambizioso, richiede attenzione su alcuni punti chiave. Il rischio è che i profitti vadano più agli investitori energetici che agli agricoltori. Già nella prima tornata del PNRR, il 70% dei fondi è finito a grandi gruppi, tramite associazioni temporanee d’impresa. Il contadino? Titolare del campo, ma non della rendita. La proposta è chiara: vincolare gli incentivi a un equilibrio minimo tra produzione agricola ed energia, ad esempio richiedendo almeno il 20% di reddito agricolo effettivo. E promuovere colture ad alto valore, come kiwi, melograni, olivi, viti, ortaggi pregiati.

     

C’è un’altra ambizione, ancora più radicale: usare l’energia prodotta nei campi per generare idrogeno verde, un combustibile pulito che emette solo acqua e ossigeno, per far muovere treni, autobus e auto, e potrebbe alimentare intere filiere locali di trasporto pubblico sostenibile. Regioni come la Puglia, il Trentino-Alto Adige e il Veneto ci stanno già lavorando. Alcune hanno comprato treni a idrogeno, altre hanno installato le prime stazioni. E se fossero proprio le aziende agricole a diventare i nuovi distributori di energia, custodendo insieme il cibo e il carburante del futuro? Il sole potrebbe tornare a essere, come ai tempi di Enrico Mattei, una leva di indipendenza energetica, non più in mano a monopoli fossili o batterie asiatiche, ma prodotta in loco, in modo pulito, diffuso, democratico.

È una visione ambiziosa, sì, ma anche concreta e ci riguarda tutti. Il progetto prevede tavoli tra agronomi, istituzioni, banche locali e produttori; investimenti accessibili anche ai piccoli contadini; scuole di formazione per trasformare i prodotti agricoli in filiere locali (olio, vino, succhi, cereali, frutta secca); incentivi alle comunità energetiche rurali; una nuova narrazione della campagna, non più periferia abbandonata, ma centro nevralgico del nuovo modello economico.

L’Italia ha il sole, la terra, e una grande tradizione agricola. Quello che serve adesso è una scelta politica, impedire che il futuro verde venga colonizzato dalla finanza, e rimettere l’agricoltore al centro del gioco.

Perché il sole, se gestito bene, può far crescere non solo i pomodori, ma anche una nuova idea di Paese.

 

Maggiori informazioni sul progetto qui: https://www.youtube.com/watch?v=MOzLpHQAbYE

PREVIOUS

Nagoro, il villaggio degli spaventapasseri e lo spopolamento rurale

NEXT

Un bollettino di guerra sul lavoro, che non può e non deve lasciarci indifferenti
Related Post
Ottobre 22, 2025
Un gemello digitale per prevedere il futuro del nostro cervello
Gennaio 13, 2022
Tassonomia verde: nuova mozione M5S per dire no a gas e nucleare
Febbraio 3, 2019
Migliaia di bambini in piazza: Farò i miei compiti quando voi farete i vostri!
Aprile 27, 2020
Una vittoria storica per la comunità indigena degli Asháninka
Comments are closed.

TERRA FUTURA

Il Blog di Beppe Grillo
Niente giustifica la caccia: firma la petizione!
Il Blog di Beppe Grillo
Isole Marshall: il primo Stato al mondo con un reddito di base universale!
Il Blog di Beppe Grillo
Quando i social media cambiano la comunicazione della scienza
Il Blog di Beppe Grillo
Una lettera sul tema fotovoltaico e consumo di suolo
Il Blog di Beppe Grillo
La nuova mafia è su TikTok: recluta, intimorisce e ricicla denaro in diretta
Il Blog di Beppe Grillo
La pressione alta raddoppia tra bambini e adolescenti
Il Blog di Beppe Grillo
Il sindaco giapponese che vuole disintossicare la sua città dal cellulare
Il Blog di Beppe Grillo

CONTATTI

Per inviare messaggi, comunicati stampa, segnalazioni, richieste di interviste, denunce o lettere aperte a Beppe Grillo: [email protected]

PUBBLICITA'

Per la tua pubblicità su questo Blog: [email protected]
  • HOMEPAGE
  • COOKIE POLICY
  • PRIVACY POLICY
  • CONTATTI
© Copyright 2025 - Il Blog di Beppe Grillo. All Rights Reserved - Powered by happygrafic.com