I Comuni a Cinque Stelle sono esempi da copiare. Se un’iniziativa funziona in un Comune, può essere replicata in tutti gli altri. Oggi è il turno di Colorno, vicino a Parma con l’ “Acqua del Sindaco“.
“Dopo gli arredi ecologici per la nuova scuola media, la stampa in carta riciclata del periodico comunale, l’acquisto di apparecchiature tecnologiche a marchio Energystar, l’utilizzo di pannolini lavabili per i bimbi che frequentano il nido comunale e gli incentivi per tutti i bimbi residenti da zero a tre anni, il Comune di Colorno ha fatto un altro passo avanti nella riduzione della propria impronta ecologica: dallo scorso anno scolastico tutti i bambini delle scuole bevono solo l’acqua del rubinetto (“l’acqua del sindaco“). E’ più controllata e sicura delle acque minerali che acquistiamo al supermercato, economica e riduce drasticamente la produzione dei rifiuti, oltre che l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto per migliaia di chilometri di interi bancali di bottiglie di plastica.
Con il nuovo capitolato di gara è aumentato di molto l’utilizzo di prodotti biologici, tipici e di stagione, e l’introduzione di prodotti provenienti dal circuito del commercio equo e solidale.
Per il trasporto dei pasti dal centro di cottura alle mense scolastiche la ditta è tenuta ad utilizzare mezzi ecologici, così come per la sanificazione dei locali si usano detersivi a basso impatto ambientale. Alla ditta è stato chiesto di promuovere nel corso dell’anno scolastico, insieme agli insegnanti, iniziative concrete per favorire un’educazione alimentare tra gli alunni che usufruiscono del servizio di mensa.
Dopo l’introduzione del sistema di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, che ha permesso al Comune di passare dal 32 al 70% di differenziata in poche settimane e di ridurre di circa il 7% la produzione complessiva dei rifiuti, l’amministrazione comunale insiste nell’attivazione di micro-azioni quotidiane che permettono ai cittadini di modificare le proprie abitudini quotidiane riducendo i consumi e vivendo meglio. Pensiamo infatti al progetto “Negozi leggeri” con la vendita dei detersivi sfusi, al bando per l’apertura di un distributore di latte crudo alla spina, al progetto “Riutilizziamo”, che permette di recuperare beni ed oggetti altrimenti destinati alla discarica o all’incenerimento.
A cura di Marco Boschini, www.comunivirtuosi.org