Quando pensiamo agli anziani, l’immagine stereotipata che ci viene in mente è quella di una vita tranquilla: la nonna che sforna biscotti, il nonno sulla poltrona con il giornale, magari qualche passeggiata al parco. Ma guardandoci intorno, ci accorgiamo che questa visione è stata spazzata via. La generazione dei baby boomer – coloro nati tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e i primi anni Sessanta – non ha alcuna intenzione di invecchiare nel modo tradizionale. E, in Italia e in Europa, lo stanno dimostrando con forza.
Questa è la generazione che ha vissuto il ’68, che ha cantato i Beatles, sperimentato la rivoluzione sessuale e marciato contro le ingiustizie. E oggi, arrivati ai 60 e 70 anni, non hanno alcuna intenzione di mollare il timone della ribellione. Ma la loro ribellione oggi non si manifesta più nelle piazze, bensì nelle comunità di pensionati che sembrano college, nei festival musicali dove si mischiano ai ventenni e nei dati sui consumi, che raccontano una storia sorprendente.
In Europa, l’Italia non fa eccezione. I numeri parlano chiaro:
1. Alcol e droghe in aumento tra gli over 55:
- Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in Italia, tra il 2010 e il 2020, il consumo di alcol tra gli over 55 è aumentato del 20%, con un picco del 25% tra le donne. Il binge drinking – bere grandi quantità di alcol in breve tempo –, fenomeno un tempo associato ai giovani, oggi interessa anche questa fascia d’età.
- L’uso di cannabis tra i 55-64 anni è raddoppiato dal 2015, con dati europei che confermano che l’Italia è tra i paesi con la crescita più rapida di questa tendenza.
2. Malattie sessualmente trasmissibili (MST):
- Dal 2010 al 2022, i casi di sifilide in Italia tra gli over 60 sono aumentati del 40%. Questo trend si rispecchia in Europa, dove la gonorrea tra gli over 65 è salita del 60% nello stesso periodo, secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC).
3. Divorzi e nuovi inizi:
- In Italia, i divorzi tra persone con più di 60 anni sono cresciuti del 45% negli ultimi dieci anni. Sempre più anziani scelgono di iniziare una nuova vita, spesso approfittando di app di incontri dedicate, che in Italia hanno visto un boom di utenti over 60 (+30% nel 2022).
4. Partecipazione a eventi e festival:
- I festival musicali italiani stanno registrando un’affluenza crescente di over 50. Al Jova Beach Party 2022, ad esempio, il 20% dei partecipanti aveva più di 50 anni. All’estero, Glastonbury e altri festival storici vedono una presenza simile.
Ma cosa spinge una generazione che dovrebbe essere “saggia” a comportarsi così? Per capirlo, dobbiamo guardare al loro passato. I baby boomer italiani sono cresciuti in un’Italia che esplodeva di ottimismo: il boom economico, la televisione, l’auto di famiglia, la Vespa. Hanno vissuto gli anni della contestazione, delle lotte operaie e studentesche. La loro giovinezza è stata un inno alla libertà e all’eccesso. E ora, invecchiando, non vogliono rinunciare a tutto questo.
Ma non è tutto rose e fiori. Il loro stile di vita ha delle conseguenze, sia a livello personale che sociale.
1. L’abuso di alcol e droghe porta a un aumento delle malattie croniche e dei ricoveri.
- Secondo i dati dell’ISS, il 15% dei ricoveri per cirrosi epatica riguarda persone sopra i 60 anni. E i costi sanitari legati a malattie sessualmente trasmissibili sono in crescita.
2. Solitudine e depressione:
Nonostante il loro stile di vita apparentemente spensierato, molti baby boomer italiani soffrono di solitudine. I dati ISTAT mostrano che il 30% degli over 60 vive da solo, e tra questi, il 25% riferisce di sentirsi isolato. Questo dato è strettamente legato all’aumento dei divorzi: negli ultimi dieci anni, i divorzi tra persone con più di 60 anni sono cresciuti del 45%. Con la fine di matrimoni di lunga durata, molti si trovano a vivere in una nuova condizione di isolamento. La solitudine è uno dei principali fattori di rischio per la depressione e il suicidio.
3. Impatto economico:
- Molti pensionati non riescono a sostenere lo stile di vita che vorrebbero. Il 20% degli italiani sopra i 65 anni vive sotto la soglia di povertà. E con l’aumento dei divorzi e la perdita di reddito, la situazione è destinata a peggiorare.
C’è qualcosa di profondamente ironico in tutto questo. Questa generazione, che ha lottato per cambiare il mondo, ora si ritrova a rappresentare molte delle sfide che la società deve affrontare: dai costi della sanità all’inquinamento, dalla solitudine all’aumento delle disuguaglianze. Eppure, non si fermano. Forse è proprio questa la loro eredità più grande: non accettare mai lo status quo, nemmeno quando il tempo sembra suggerire di rallentare.