di Chiara Appendino – La misura di Palazzo Civico appare “adeguata e proporzionata rispetto agli obiettivi perseguiti, ossia la prevenzione, il contrasto e la riduzione del gioco d’azzardo”. È quanto si legge nel dispositivo emanato oggi dal Consiglio di Stato, che conferma la sentenza del TAR.
Rimane così in vigore l’ordinanza 56 del 2016, con cui si limita il funzionamento delle slot-machine in due finestre orarie, dalle 14 alle 18 e dalle 20 alle 24. Il pronunciamento conferma la bontà di un provvedimento a tutela delle persone più fragili e più esposte all’azzardopatia. Strada che continueremo a percorrere, con la collaborazione a tutti i livelli di Istituzioni e società civile.
Voglio ringraziare gli uffici dell’Avvocatura della Città di Torino, quanti sino ad oggi hanno condiviso questa battaglia e, ancora una volta, tutte le realtà che affrontano ogni giorno il tema del gioco d’azzardo patologico e le sue conseguenze.