In questa crisi, così complessa, in apparenza inestricabile, c’è un raggio di luce. Un Obama bianco che può cambiare le sorti del Paese e salvare la democrazia. Le sue doti umane e imprenditoriali, il suo sorriso contagioso e la sua generosità sono delle credenziali perfette. L’uomo del destino è Lucianone Gaucci. Uno che si è fatto da solo, che è partito come autista all’ATAC a Roma per salire sempre più in alto fino alla fuga a Santo Domingo per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Indimenticabili le sue foto in bermuda con nello sfondo delle mulatte mozzafiato. Tutti noi lo abbiamo capito e invidiato. Soffriva, lo si capiva anche dietro il suo sorriso bonario e contagioso da “italiano in gita“, per i figli restati in Italia, in carcere al posto suo.
Lucianone è un sentimentale, uno “perso d’amore” per la donna amata è capace di tutto, anche di intestarle (parole sue) un attico, terreni nel reatino, terreni e immobili a Caparanica e Prenestina, auto per tutta la famiglia, quadri e gioielli e persino metà di una vincita di 2 miliardi e 400 milioni al Superenalotto. Quale altro italiano lo farebbe? E’ vero che c’è Il dubbio che lo abbia fatto per sottrarre i beni alla bancarotta e metterli “in mani sicure“, ma questi sono dettagli. I fatti sono fatti, Lucianone si è spogliato di tutto per amore, come San Francesco d’Assisi, perché indagare sui motivi?
Gaucci ha solo 71 anni, è più giovane di Berlusconi, è un infante rispetto a Napolitano. Non ha preteso di cambiare le leggi dello Stato per evitare la galera, ha preferito l’esilio della latitanza, come l’indimenticato Bottino Craxi. Lucianone non ha patteggiato gli alimenti con avvocati e tribunali come è avvenuto con Veronica Lario. La sua ex compagna (sempre parole sue) “si è riempita la pancia” e lui non ha battuto ciglio. E’ un buono, fino all’autolesionismo. Ha avuto intuizioni politiche da grande statista. Se lo psiconano ha fatto il baciamano a Gheddafi, lui, molti anni prima, ne ha ingaggiato il figlio e lo ha fatto giocare un quarto d’ora contro la Juventus (forse su richiesta di Moggi). Gaucci è un uomo libero, la sua pena è stata indultata. Non ha processi in corso ed è un grande patriota, stracciò il contratto con il calciatore sud coreano Ahn colpevole di aver spedito a casa l’Italia dai mondiali 2002. Un curriculum da italiano vero, che chiagne e fotte, chi meglio di lui per la presidenza del Consiglio? Lucianone for president!
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