di Valentina Petricciuolo – Qualche settimana fa è stata lanciata una Iniziativa dei Cittadini Europei (European Citizenship Initiative) per sollecitare l’introduzione in Europa di una tassa sulle emissioni di anidride carbonica da un lato, e l’erogazione di un dividendo da distribuire a tutti in cambio dall’altro.
La ECI è la richiesta che i cittadini europei di almeno 7 paesi possono fare affinchè il Parlamento Europeo predisponga una proposta di legge che poi sarà la Commissione Europea a dover ufficializzare.
In questo caso si tratta della Citizen’s Climate Initiative – l’Iniziativa Europea per il Clima – ed è stata proposta da un gruppo di volontari provenienti da 7 paesi (Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Germania, Austria, Belgio, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna) che hanno lanciato il Climate Income Movement con l’obiettivo di raccogliere il milione di firme necessarie a completare l’iter.
Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
L’hanno chiamato CLIMATE INCOME – Reddito dal Clima – ed è una idea brillante per prendere due piccioni con una fava…E i due piccioni sarebbero: a) la salvaguardia dell’ambiente e b) la distribuzione di un dividendo molto vicino al concetto di reddito di base universale.
Sembra “l’uovo di Colombo”, per rimanere nella metafora degli uccelli, e potrebbe davvero rappresentare un modo per mettere in pratica e realizzare in maniera concreta due “ideali” che molti auspicano
Ecco cosa si può leggere sul sito Citizen’s Climate Initiative:
Gli scienziati e gli economisti sono concordi: imporre prezzi sempre più elevati sull’inquinamento e distribuire i proventi ottenuti alle famiglie è una soluzione che funziona. L’aumento graduale e costante dei prezzi dei combustibili fossili ridurrà l’inquinamento. Spingerà le imprese e i consumatori a optare per alternative meno inquinanti e più economiche. Tutti i proventi ottenuti verranno restituiti equamente ogni mese ai cittadini sotto forma di dividendi. La maggior parte delle famiglie a basso/medio reddito ne ricaveranno benefici. Un adeguamento delle emissioni alle frontiere consentirà di proteggere la nostra economia e promuovere l’adozione di questa soluzione a livello mondiale. Tra gli altri vantaggi figurano: un’aria più pulita; la creazione di posti di lavoro e una riduzione della spesa pubblica grazie all’allineamento delle politiche.
In questo VIDEO viene spiegato in maniera sintetica il meccanismo alla base del Climate Income:
- Il primo passo è l’introduzione di una tassa sulle emissioni di CO2 tale da contribuire ad incentivare la ricerca di fonti alternative di energia pulita.
- Il ricavato della tassa viene distribuito a tutti sotto forma di reddito mensile.
- E se è vero che questa tassa renderà i prodotti che consumiamo più cari, dall’altro verremo ricompensati dal reddito extra che ci entrerà in tasca.
- E il risultato finale sarà che il reddito delle persone della classe media e povera salirà.
- Un intervento socialmente utile e un modo per ridurre l’inquinamento.
E’ poi anche disponibile on line un documento di 12 pagine (in inglese) dove viene spiegato in dettaglio il meccanismo e le ragioni che stanno alla base di questa proposta.
Cosa possiamo fare, allora, noi cittadini italiani?
Semplice: FIRMARE la petizione direttamente on line. Basta essere cittadini italiani, appunto, ed essere titolari di un documento di identità valido.
Ed è importante che l’Italia – e coloro che credono nella necessità di combattere il disastro climatico e, nello stesso tempo, dare un reddito di base universale – facciano sentire la loro voce. Ad oggi, sulla mappa dei paesi europei, l’Italia con poco più di 100 firme (sulle oltre 55.000 firme “italiane” necessarie per superare la soglia!), è molto indietro nella sottoscrizione. Nei Paesi Bassi hanno già firmato oltre 20.000 persone…possiamo fare di più!
C’è tempo fino al maggio 2020.
Dopo aver firmato, poi, si potrà condividere il messaggio attraverso i canali social e diffondere il più possibile la conoscenza di questa importante iniziativa di democrazia diretta.
Chi, poi, volesse approfondire e unirsi al movimento come volontario/a, troverà tutte le informazioni necessarie, inclusi gli indirizzi di posta elettronica dei membri del comitato, sul sito https://climateincome.org/it/.
L’AUTORE
Valentina Petricciuolo – Laurea in Economia, specializzazione in commercio internazionale e promozione delle imprese italiane all’estero. Responsabile dello sviluppo e supporto delle aziende australiane in Italia presso il Consolato Generale di Milano. Trade Relations Officer per UK Trade and Investment presso l’Ambasciata Britannica a Roma. Crowdfunder e micro Business Angel attiva sulle piattaforme europee e statunitensi. Attualmente funzionario dell’Istituto per il Commercio Estero (Agenzia ICE) di Roma e responsabile, dal 2005 al 2010, del Desk Attrazione Investimenti esteri della sede di New York. Master in trasferimento tecnologico e open innovation del Politecnico di Milano (2014) e membro dal 2014 al 2017 del panel europeo dei valutatori di progetti Proof of Concept per la valorizzazione della ricerca scientifica dello European Research Council. Autrice del blog La Curiosità è la Bussola su innovazione, imprenditorialità, valorizzazione della ricerca scientifica, crowdfunding, nuove dinamiche del lavoro, reddito di base universale, crescita personale e libertà finanziaria, blockchain e criptovalute. http://valentinapetricciuolo.it