di Roberto Vaino – Era tutto pronto: il ristorante, le partecipazioni, gli anelli, i testimoni… e poi a un mese dal matrimonio lei ti dice che non se la sente e che non ti ama più. E la tua vita prende un’altra direzione. Poi trovi il tuo lavoro ideale: ti entusiasma, fai qualcosa che è utile alla comunità e che ti piace… un giorno ti chiamano in una stanza, c’è una persona al telefono in un’altra parte del mondo che ti ringrazia per il tuo lavoro ma ti invita a trovarne un altro, ti resta un mese di tempo e poi devi lasciare. E la tua vita prende un’altra direzione.
E se veramente i robot e la tecnologia sostituiranno i nostri lavori, che direzione prenderà la nostra vita? Il cambiamento, sebbene a volte arrivi inaspettato, sebbene a volte sia sofferenza, spesso è la cosa più bella che ci possa mai capitare.
Dario Fo diceva: “Certe volte un incidente serve per sopravvivere, se lo sfrutti con intuito creativo. L’intelligenza, madre della genialità, ti porta a fare attenzione a tutto quello che ti succede attorno”.
Sta arrivando un mondo nuovo. L’intelligenza artificiale creerà nuove strade e noi abbiamo la responsabilità di sfruttare il cambiamento a nostro vantaggio. Ci sono cose che non possiamo controllare ma altre che determinano la persona che diventeremo. Non smettere mai di studiare è una di queste. E non bisogna smettere neanche di cercare e incontrare persone che possano cambiarci la vita: siamo nati per interagire con gli altri e sono le relazioni che determinano la persona che diventeremo. Incontrare un professore che possa ispirarti a fare qualcosa di bello trasmettendoci la curiosità per la vita è decisamente un colpo di fortuna.
La curiosità ci rende vivi e ci fa affrontare nuove sfide. La cosa bella è che tutti abbiamo il dono della curiosità altrimenti tutti guarderemmo lo stesso film. L’essere umano è curioso per natura e va sempre alla ricerca di nuovi film che non ha mai visto. Questo principio può essere applicato al mondo del lavoro. L’unico errore che possiamo fare è spegnere la fiammella della curiosità sia nelle nostre relazioni sia nel nostro lavoro, concentrandoci solo sulle cose operative senza imparare più nulla. Concentrarsi solo sul lavoro non è la soluzione, anzi è la rovina. Come quando dicono che la scuola deve preparare gli studenti al mondo lavoro… secondo voi è un’affermazione giusta? Supponiamo che al momento siano in voga posizioni come Ingegnere del Software, Social Media Manager, Finance Specialist. E supponiamo che la scuola prepari al mondo del lavoro: quindi come Ingegnere del Software, per esempio, saprai programmare nel linguaggio di programmazione scelto, oppure come Social Media Manager saprai impostare una campagna di marketing e come Finance Specialist sarai capace di fare report e previsioni sul bilancio della società. Questo approccio non funziona perché tra pochi anni queste posizioni non esisteranno più, ci saranno software che automatizzeranno la costruzione di una piattaforma, la gestione dei tuoi social e la reportistica della tua società. E tutto questo non solo nel mondo informatico: immagina un ristorante dove entrerai e ci sarà un robot ad accoglierti e che ti porterà i piatti a tavola, tu potrai ordinare parlando con un dispositivo e pronunciando la tua ordinazione.
Allora che stiamo facendo? Su cosa ci stiamo concentrando?
La scuola e i professori devono raccontarci delle storie che possano aiutarci ad alimentare la fiammella della curiosità che è in ognuno di noi. I professori devono gesticolare, portarci in un viaggio di delusioni e successi, devono portarci al cinema, al teatro, al parco, ai concerti… abbiamo bisogno di musica! Devono allenare la nostra creatività e non solo insegnarci come eseguire operazioni manuali.
Viviamo in un mondo che ha bisogno di più generosità: quante volte non facciamo una cosa se prima non sappiamo cosa avremo in cambio? Questo nuovo mondo ha bisogno di più coraggio, ci vuole un mondo dove ognuno coltiva quello che gli piace fare e lo mette a disposizione degli altri. La generosità è la chiave delle relazioni con gli altri. Non possiamo aspettare sempre che qualcuno faccia qualcosa per noi. Perché non proviamo a sorprendere le persone che ci stanno vicine? Anche nella vita di tutti i giorni, se controlliamo il nostro cellulare, quanti messaggi sono richieste da parte di qualcuno che ci chiede di far qualcosa? Quante persone invece fanno qualcosa per noi o semplicemente ci ringraziano per il tempo trascorso insieme?
E allora se ognuno condividesse quello che sa fare e non smettessimo mai di studiare, come cambierebbe la nostra vita? Se ognuno si allenasse a coltivare il suo talento e sapesse come metterlo al servizio degli altri, come cambierebbe la nostra vita?
Abbiamo bisogno di formazione. Siamo i numeri uno quando si parla di creatività ma poi non sappiano trarre vantaggio da questo bellissimo dono. Usiamo la creatività per creare nuovi lavori ed essere quindi pronti a questa rivoluzione.
E ricorda: sei una persona, un cuore che batte e il tuo nuovo lavoro soddisferà gli stessi bisogni che il tuo lavoro attuale soddisfa oggi. Vorrai sentirti importante, riconosciuto dal tuo capo e apprezzato dalla tua famiglia, e vorrai essere amato dalle persone con cui trascorri la maggior parte del tuo tempo.
La sfida è fare qualcosa in più. Crescere come comunità, condividendo il tuo talento con gli altri. Un reddito sufficiente e il tempo per fare ciò che vogliamo sarebbe un primo passo, ma la vera sfida è fare qualcosa non per sé stessi ma per gli altri.
La vita è una cosa meravigliosa proprio perché ci sono i cambiamenti. Facciamo qualcosa di bello per gli altri, il cambiamento può essere una manna piovuta dal cielo e possono capitarci cose più belle di quelle che possiamo immaginare.
L’AUTORE
ROBERTO VAINO, originario di Nola, città natale di Giordano Bruno, Ha iniziato il suo percorso professionale a Dublino come Ingegnere del Software, è appassionato di Tango e di cucina napoletana. Autore di “Ognuno di noi merita una vita straordinaria”. Da diversi anni tiene seminari all’Università La Sapienza di Roma dove racconta un viaggio per ispirare le persone a credere in una vita straordinaria. www.robertovaino.com