Sono durevoli, economici e relativamente sicuri, sono gli pneumatici. Una giovane architetto ha utilizzato alcuni dei 100 milioni di pneumatici buttati ogni anno in India per progettare parchi giochi colorati per le scuole che ne hanno bisogno.
Ma tutto è iniziato pensando che il gioco è un diritto di tutti i bambini. Così Anthill Creations, un’organizzazione no-profit gestita da Pooja Rai, ha finora costruito 283 diversi parchi gioco utilizzando pneumatici.
La maggior parte degli spazi di gioco progettati da Rai raffigurano automobili, edifici o animali, abbinati a elementi più classici come altalene e scivoli.
Ovviamente tutti gli spazi sono costruiti con pneumatici scartati, che vengono raccolti, puliti e ispezionati per qualsiasi cosa possa rappresentare una minaccia per i bambini.
Successivamente vengono verniciati e forati varie volte per garantire che l’acqua piovana non si raccolga all’interno.
“Viviamo in un mondo in cui il gioco, una parte così essenziale della crescita, è ora visto come un lusso e persino pensato come inutile”, ha detto Rai.
Poiché l’India è l’unica nazione al mondo che ha una legge che obbliga le società a fare carità, gran parte del lavoro di Rai viene svolto attraverso donazioni.
I piccoli spazi costano circa 800 dollari, fino a quelli più grandi che possono costare fino a 4000-5000 dollari. Insomma davvero molto poco. Infatti la costruzione degli spazi di gioco, come la fase di finanziamento, è tutta fatta da volontari.
“Il diritto al gioco dovrebbe essere considerato fondamentale per la crescita cognitiva, il benessere fisico ed emotivo di un bambino. Credo che dovrebbe essere insierito nei diritti fondamentali dell’essere umano”, ha detto Rai.