In Italia, sono circa 50mila i senza fissa dimora. Persone che non hanno un casa, che di notte cercano rifugio nei centri di accoglienza o che dormono al gelo per strada. Una terribile realtà, troppe volte dimenticata.
Ora, la città tedesca di Ulm, vicino Monaco, ha introdotto una serie di rifugi-capsule per far dormire i senzatetto. L’8 gennaio sono stati posizionati nei parchi e in altri luoghi della città.
Soprannominati “Ulmer Nest” (Nidi di Ulm) e realizzati in legno e acciaio, questi rifugi “futuristici” proteggono dal freddo, dal vento e dall’umidità e sono dotati di isolamento termico. Garantiscono la circolazione dell’aria fresca e possono ospitare un massimo di due persone. E’ disponibile all’interno anche la connettività Internet per avvisare gli assistenti sociali della presenza di un occupante.
Le capsule sono dotate anche di pannelli solari e sono collegate a una rete radio che consente ai loro occupanti di comunicare senza dipendere dalle reti mobili.
Gli utenti del nido non hanno bisogno di compilare alcuna documentazione o registrazione per l’utilizzo. Un sensore di movimento avvisa una squadra di assistenti sociali quando il portello di accesso si apre e si chiude. La Fondazione Caritas provvederà a pulirli per la notte successiva.
Gli “Ulmer Nest” sono stati sviluppati come progetto pilota sostenuto dall’amministrazione comunale della regione per integrare l’offerta esistente di assistenza ai senzatetto. Nell’inverno scorso, il dipartimento sociale comunale ha testato il suo utilizzo pratico ed è stato valutato positivamente sia dagli utenti che dai residenti.
D’ora in poi, ogni inverno, ad Ulm, i senzatetto che non possono o non vogliono passare la notte in un centro di accoglienza potranno passare la notte al riparo dal freddo. Un progetto sicuramente da emulare.