L’obiettivo dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, concordato nel 2015 in occasione della Conferenza delle Parti, è di mantenere la temperatura globale entro certi limiti.
L’impegno è di non far aumentare la temperatura globale, di questo secolo, più di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali.
La relazione annuale presenta gli sforzi nazionali per mitigare le emissioni dei paesi delle Nazioni Unite.
Cosa c’è di nuovo nella relazione di quest’anno?
Quest’anno, il rapporto sul divario delle emissioni include una valutazione per ogni paese su quanto si sta facendo per limitare le emissioni. Si valutano anche le politiche attuali di ciascuno dei membri del G20, inclusa l’Unione Europea.
Questo è in aggiunta alla presentazione di un aggiornamento sulle emissioni globali di gas serra e azioni nazionali per soddisfare i precedenti impegni di Cancun.
Il rapporto contiene nuove informazioni sul “divario di emissioni”, che è il divario tra la situazione in cui siamo e quella in cui dovremmo essere. Prende in considerazione le ultime informazioni scientifiche, tra cui la relazione speciale dell’IPCC a 1.5 ° C.
Come possiamo colmare il divario di emissioni?
Ogni anno, la relazione presenta anche i modi per colmare il divario esistente sulle emissioni. Quest’anno questi temi sono la politica fiscale, il ruolo dell’innovazione, il ruolo dell’azione non statale e subnazionale e le modalità per aumentare i contributi a livello nazionale. Il rapporto è stato preparato da un team internazionale di scienziati di spicco, valutando tutte le informazioni disponibili.
É sotto gli occhi di tutti che il clima è fuori controllo, totalmente diverso da quello che conoscevamo da piccoli. In pochi anni abbiamo cambiato tanto il nostro pianeta, alcune volte in meglio, altre in peggio.
Per questo dobbiamo sensibilizzare tutti sulla questione, partendo da noi stessi.