di Danilo Della Valle – Un nuovo vento anti liberista e socialista soffia in America Latina. Anche il Cile svolta a sinistra e alle elezioni presidenziali la coalizione “Pacto Apruebo Dignidad”, che racchiude il Frente Amplio e il Partito Comunista, del candidato 35 enne Boric sconfigge il candidato, pinochetista e figlio di un ex ufficiale nazista, dell’estrema destra Kast.
In realtà non si tratta dei concetti di sinistra e destra in quanto tali, che spesso restano concentrati nel sistema liberista, tanto più che gli ultimi governi cileni di entrambe le fazioni non si sono poi distinti tanto. In realtà si tratta di innovatori, rappresentata da quella parte di Paese che vuole rinnovare la proposta politica e renderla popolare e inclusiva, e nostalgici, rappresentati dal residuato pinochetista e dai reazionari ultraconservatori.
Le idee vecchie sono difficili da far scomparire, come dice Krugman nel suo ultimo libro “Discutere con gli zombie”, ancor di più se si tratta di residuati dell’esperienza dittatoriale cilena coniugata al sistema socioeconomico di matrice statunitense che per anni ha imperato nel Paese. Ma qualcosa sta avvenendo in sudamerica, il Cile dopo la Bolivia, il Perú, l’Honduras e il Nicaragua. I programmi elettorali dei due candidati presidenti cileni erano diametralmente opposti sotto tutti i punti di vista ed hanno polarizzato molto l’opinione pubblica ed il Paese.
Boric ha dato risalto alla centralità del welfare e della lotta alle diseguaglianze mettendo in chiaro che il suo governo si allontanerà dalle politiche economiche neoliberiste messe in atto dagli ultimi governi cileni di destra e pseudo sinistra. All’inverso Kast ha fatto leva su temi quali immigrazione e lotta alla criminalità.
Il neo presidente eletto ha dichiarato che questo sarà un “governo tra la gente e nella strada” dicendo di non volersi chiudere nel palazzo. Gli aspetta un arduo compito, in un Paese dove la diseguaglianza regna sovrana, nonostante le dichiarazioni dei media che parlano di miracolo economico, a beneficio solo di una parte di Paese.
Ora saranno interessanti le elezioni brasiliane del 2022, dove Lula sarà nuovamente candidato… Intanto il ritorno del socialismo del XI secolo pone le basi per una nuova stagione politica per il Sud America.
La canción más potente de Los Prisioneros, uno de los himnos del pueblo chileno.
¡Latinoamérica está de fiesta!
Triunfo de la izquierda.
Únanse al baile ❤️pic.twitter.com/ToZMbVEK0o
— Julián (@Julianatilano) December 20, 2021
L’AUTORE
Danilo Della Valle, laureato in scienze politiche e relazioni internazionali (con tesi sull’entrata della Russia, nel Wto); Master in Comunicazione e Consulenza politica e Scuola di formazione “Escuela del buen vivir” del Ministero degli Esteri Ecuadoriano. Si occupa di analisi politica, principalmente di Eurasia. Scrive per l’antidiplomatico, “Il mondo alla rovescia”.