Se Giancarlo Gentilini può chiamare culattone chi usa il c..o, lui che usa il c..zo, può essere chiamato ca..one?
Gentilini vuole la pulizia etnica per i culattoni. Non si rende conto della portata delle sue dichiarazioni. Vuole spopolare il Veneto. 4,7 milioni di abitanti, i maschi sono un po meno delle donne, circa 2,2 milioni. Di questi circa il 7% sono, secondo le statistiche, omosessuali. Gentilini vuole deportare 150.000 persone. Forza lavoro che andrebbe rimpiazzata da extracomunitari eterosessuali. Quelli che scherzosamente voleva affondare con un bazooka.
Gentilini ha però maggior rispetto per le donne. Ritiene infatti che non basterebbero tutte le pietre delle Dolomiti per lapidare le adultere di Treviso. Vita dura per lo sceriffo tra puttane, culattoni e extracomunitari.
Culattone è un termine vecchio, sa di stalla, di letame, di campi di concentramento nazisti, di detenuti con il triangolo rosa al petto. Suggerisco a Gentilini qualche altro termine per le prossime volte: finocchio, busone, checca, faggot, frocio, gay, bucaiolo, recia, invertito, culano, travestito, orecchione, maricon, biche, zia.
O anche essere umano, cittadino italiano, persona con gli stessi diritti degli eterosessuali e, anche, dei celoduristi padani.
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