“Gli Enti locali sono stati letteralmente massacrati dall’inizio dell’austerità, nel 2011, ad oggi. Questo Governo continua a inferire in particolare sulle Regioni (nelle quali la sanità pubblica interessa l’80% circa del bilancio) e nella legge di Stabilità ha programmato a loro danno altri 18,7 miliardi di tagli in 4 anni (2016-2019). Solo il prossimo anno verranno a mancare 2,15 miliardi, 2 dei quali alla sanità pubblica.
Le Regioni, alcune delle quali sono già in disavanzo sanitario, potranno reagire solo aumentando i ticket e la principale imposta regionale: l’Irpef.
Per i cittadini significa che l’abolizione della Tasi sulla prima casa verrà pagata con gli interessi, al prezzo della salute e dei servizi pubblici. Il Governo gioca con l’intelligenza dei cittadini come nell’ultima legge finanziaria e taglia le tasse a livello centrale per aumentarle in misura maggiore a livello locale, così da scaricare su sindaci e governatori l’austerità richiesta dall’Unione Europea.
Nel 2017 le Regioni pagheranno con altri 5 miliardi, nel 2018 con 6,14 miliardi e nel 2019, infine, con 5,48 miliardi. Stiamo assistendo al tracollo dello Stato sociale e dei servizi pubblici fondamentali che sono al centro della nostra Costituzione. E tutto ciò mentre il Presidente del Consiglio ci viene a dire che si sta battendo contro l’austerità europea e che la sua finanziaria è espansiva e farà ripartire il Paese. Deliri di un burattino destinato al fallimento.” Barbara Lezzi