Intervista di Manfred Manera (leggi la versione originale in lingua inglese)
Giuseppe “Beppe” Grillo, 69 anni, è salito alla ribalta come comico, spaccando l’ipocrisia e la venalità della classe politica italiana.
Quando ha fondato il Movimento Cinque Stelle nel 2009, la sua posizione anti-establishment e euroscettica ha reso rapidamente il partito protagonista della scena politica italiana. I suoi sostenitori: per lo più giovani italiani della classe operaia che erano rimasti disillusi dalla sinistra tradizionale. Dopo aver vinto con il 32% dei voti nelle elezioni di marzo, il M5S è divenuto il più grande partito del parlamento italiano. Sulla scia della vittoria, Grillo ha rifiutato di prendere posto in Parlamento o in un possibile governo di coalizione, preferendo invece guidare il movimento dall’esterno.
L’economia del paese è esplosa, e il M5S inizialmente ha lottato per formare un governo di coalizione. Grillo, tuttavia, è rimasto ottimista sul futuro del suo partito. Al momento della pubblicazione, il M5S si sta avvicinando ad un accordo di governo con il partito della Lega Nord. Qualche settimana prima (anche se una volta disse che gli sarebbe piaciuto “mangiare” i giornalisti “solo per il piacere di vomitarli di nuovo”) ha parlato con Newsweek prima del suo spettacolo “Insomnia” ad Ancona.
Come è iniziato il tuo movimento?
Tutto è partito dal mio incontro con Gianroberto Casaleggio, il manager di una piccola azienda di internet, che aveva appena pubblicato un libro su Genghis Khan. Volevamo avviare un blog, e lo abbiamo fatto insieme. Abbiamo creato un blog, tra i più popolari al mondo. Ero solo un comico, un motivatore di folle. Gianroberto mise a mia disposizione il potere del web e l’esperimento funzionò.
Perché questo nuovo esperimento politico ha avuto successo in Italia?
Eravamo come un’arca aperta a tutti i disadattati culturali e mentali del nostro paese. Ho viaggiato in giro per tutta l’Italia su di un camper. Il nostro movimento è l’unione della forza del web e delle piazze. La chiave è questa simbiosi.
Non ha assunto l’incarico. Perché? E ora qual è il tuo ruolo nel movimento?
Avete mai sentito parlare de “La mossa dell’immortale” durante una partita a scacchi? Quando un giocatore sacrifica i pezzi più importanti per vincere con una sola pedina? Questo è il mio caso. Sono una sorta di padre nobile, un mecenate. Lo osservo dall’esterno e interverrei solo se si perdessero di vista i principi.
Come vive la sua doppia vita di comico e di politico?
E’ un dualismo interno che mi rende insonne. La gente non sa più se viene a vedere uno spettacolo o una manifestazione politica.
Anche Donald Trump proveniva dal mondo dello spettacolo. Lo ha aiutato?
Ho osservato che i media mainstream erano così totalmente contro di lui che, alla fine, lo hanno aiutato. Lo stesso è accaduto con il Movimento Cinque Stelle. I Media hanno ottenuto l’opposto di quanto mirassero. Lo stesso è accaduto con Brexit.
Il Movimento delle Cinque Stelle è a sinistra o a destra?
Sinistra, destra, populismo… sono concetti privi di senso. Incomprensibili per le nuove generazioni. L’intelligenza artificiale sta distruggendo il mondo del lavoro tradizionale. I vecchi Stati nazionali sono stati svuotati dall’interno e stiamo tornando all’era delle Città-Stato.
Cosa ne pensi delle notizie false e di Cambridge Analytica?
Non vedo lo scandalo se non ci si comporta come un bambino. E’ così ovvio che siamo costantemente monitorati e manipolati sia nella pubblicità che in politica.
E l’immigrazione?
I flussi migratori devono essere controllati. Dobbiamo sapere chi entra in Italia. Il problema non dovrebbe essere lasciato a gruppi non governativi sovradimensionati.
Che cosa pensi del Presidente russo Vladimir Putin?
E’ certamente una persona che ha idee chiare. Non temo affatto Putin. La Russia vuole fare commercio, non la guerra. L’antiputinismo ci costa miliardi in sanzioni.
Quale è la visione del Movimento delle Cinque Stelle per l’Europa?
L’Unione europea in passato aveva molti meriti, ma ora è disfunzionale, ha bisogno di riforme. Il Parlamento europeo non ha alcun potere, le decisioni sono prese dai commissari. E se si guarda a chi siede nelle commissioni, si trova un politico circondato da sette lobbisti. Indovina chi prende le decisioni? La nostra visione per l’Europa si ispira al modello svizzero di democrazia diretta. Siamo favorevoli a un referendum consultivo sull’Euro. Potrebbe essere una buona idea avere due Euro, per due regioni economiche più omogenee. Uno per l’Europa settentrionale e uno per l’Europa meridionale.
Il Movimento delle Cinque Stelle formerà un governo?
Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma accadrà. Se puntiamo a ridurre le imposte per le piccole e medie imprese, se puntiamo a un reddito di cittadinanza, se vogliamo migliorare la vita delle persone, allora possiamo trovare un accordo.