Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom Italia e manager più pagato d’Italia con 7,2 milioni di euro nel 2004 ha rilasciato una trionfale dichiarazione al Corriere della Sera di martedi 12 aprile sotto il titolo:
RUGGIERO: INTERNET AD ALTA VELOCITA’, ITALIA LEADER.
Ne ha dette così tante che per confutarlo un post non è sufficiente, ci vorrebbero delle dispense a puntate.
Mi limito a fare delle osservazioni con le informazioni ricevute dall’ Anti Digital Divide su due sue dichiarazioni.
Competizione.
Ruggiero dice: “Per avere un mercato competitivo servono due elementi: regole adeguate e aziende che abbiano davvero requisiti e volontà di farci concorrenza. Sul piano delle regole, l’Italia è FORSE IL PAESE PIU’ AVANZATO D’EUROPA. Basta dire che, per rispettare le norme, Telecom dà accesso sulla propria rete ai competitori a tariffe che sono tra le più vantaggiose del Continente”.
AntiDigitalDivide: “L’Authority, in realtà ha affermato che in Italia il mercato non ha sufficiente concorrenza e questo è confermato dal fatto che nelle recenti delibere ha identificato in Telecom Italia l’operatore dominante nella vendita di offerte all’ingrosso, situazione che di fatto rende impossibile una reale concorrenza sul mercato”, delibera 117/05/CONS, allegato B, pagina 48 dell’AGCOM.
Prezzi.
Ruggiero dice: “I confronti bisogna farli in modo omogeneo.(con la adsl in Francia, ndr). Il 75% dei nostri abbonati adsl ha scelto formule a consumo, senza canone fisso. L’altro 25% usa tariffe flat, una cifra mensile tutto compreso. In Francia, invece quasi il 100% è flat. OVVIO che il flat francese costi meno del nostro. FATTA LA MEDIA COMPLESSIVA, i prezzi italiani sono del tutto in linea on quelli praticati nel resto d’Europa”.
AntiDigitalDivide: “L’adsl free in Francia costa di meno, ad esempio LA STESSA TELECOM ITALIA la vende a 1,2 euro/ora contro i 2 euro/ora che vengono chiesti in Italia.
Il fatto che in Francia la maggior parte delle adsl sia di tipo flat è diretta conseguenza delle tariffe convenienti…se Telecom Italia vendesse una linea a 8Mbit a 15,95 euro (come fa in Francia) invece di una linea 1,2 mbit a 36,95 euro…in Italia la maggior parte degli abbonamenti sarebbe di tipo flat”.
La Commissione Europea si è pronunciata in questi giorni sulla necessità di calmierare i prezzi dell’adsl, affermando che non è possibile che in alcuni Stati l’adsl arrivi a costare 7 volte in più rispetto agli altri.
Nel dicembre del 2000, Ruggiero, allora amministratore delegato di Infostrada nel lanciare l’iniziativa ZERO CANONE, affermò: “…In questo modo anticipiamo i tempi, ci prepariamo al momento della piena concorrenza, quando i clienti potranno affidarsi a Infostrada per tutte le loro esigenze di comunicazione abbandonando definitivamente Telecom Italia”.