“No davvero, la festa non è finita come asserisce Renzi con il miliardesimo twitter in cui ci rassicura che i responsabili dovranno pagare. Anzi la festa finale è appena cominciata: il cedimento di un viadotto in Sicilia dopo una settimana dalla sua inaugurazione dimostra con inoppugnabile chiarezza che la presenza del guappo di Rignano a palazzo Chigi è avvertita come una garanzia per lopacità e lirresponsabilità. Solo così si può dare un senso al fatto che unopera stradale sia stata costruita con tanta leggerezza da durare 7 giorni e che il direttore dei lavori, le ditte appaltanti, i controllori di ogni tipo e i collaudatori non si siano minimamente accorti delle debolezze del manufatto. Del resto la circostanza che il premier “motu proprio“, come adesso rivendica, abbia provveduto a riabilitare e ridare agibilità politica a Berlusconi con una nuova e pazzesca legge fiscale, testimonia al di là di ogni dubbio questo tipo di atmosfera. Sono i fatti che parlano e ci dicono di un viadotto costruito da un consorzio formato dalla Bolognetta scpa, emanazione della Cmc di Ravenna (con cui condivide la sede), dalla Ccc di Bologna il cui presidente è il medesimo Massimo Matteucci a capo della Cmc e dalla Tecnis di Mimmo Costanzo, imprenditore cresciuto dopo essere stato per diversi anni assessore al Bilancio e Sviluppo economico del comune di Catania allepoca del sindaco Bianco e operante esclusivamente a quanto è dato di sapere, nel settore dei lavori pubblici, siciliani e non.[…] Per la cronaca è il quarto viadotto che crolla in due anni in Sicilia, quattro occasioni in cui in cui si è giurato che i responsabili sarebbero stati trovati. Lultima a luglio scorso, siglato dallo stesso Lupi e con le medesime parole rituali. La festa è finita? No di certo, la notte della Repubblica è ancora giovane: finché cè qualcuno e sono ahimè tanti che si benda gli occhi e si compiace della tempestività della risposta twittara di Renzi, vuol dire che siamo appena allaperitivo anche se già ubriachi. [… continua a leggere] ” Segnalazione di lalla m. da ilsimplicissimus
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