“Lavorare meno, lavorare meglio!”
É quello che potranno finalmente dire i dipendenti della Mondelez International Italia di Milano (multinazionale americana che in Italia tratta i marchi Oreo, Sottilette, Philadelphia, Milka, Oro Saiwa etc..) che da questo mese adotteranno la settimana lavorativa corta.
A Milano 250 dipendenti potranno sperimentare il Workplace of the Future, un modello lavorativo che permette la distribuzione delle ore settimanali di lavoro su 4,5 giorni lavorativi, a parità di stipendio, ampliando così il periodo di riposo settimanale; ma anche la possibilità di scegliere se lavorare regolarmente dagli uffici di Milano o se fruire di due giorni di smart working alla settimana e di due giorni aggiuntivi al mese. Infine, la possibilità di pianificare individualmente le ferie annuali senza chiusure imposte dall’azienda.
I dipendenti coinvolti saranno quelli dei settori marketing, trade marketing, risorse umane, finance, information technology, procurement, comunicazione, ufficio legale e amministrazione.
Il modello Workplace of the Future della Mondelez è stato disegnato grazie al continuo dialogo con i dipendenti dell’azienda che hanno condiviso l’esperienza e l’impatto che il lavoro da remoto e la pandemia hanno avuto sulle loro vite. Da un sondaggio interno, il 94% apprezza il lavoro in smart working, ritenuto peraltro in grado di aumentare la concentrazione e la produttività.
Contestualmente è emersa la percezione di essere sempre connessi e di come il lavoro in ufficio ricopra un ruolo fondamentale nello sviluppo, nel rafforzamento dei rapporti sociali e nella riappropriazione di spazi separati tra vita privata e vita lavorativa. Partendo da queste considerazioni, la soluzione flessibile è apparsa non più come una risposta indotta dalla pandemia, quanto piuttosto come una necessità sempre più ricercata dalle persone.
Quante altre aziende italiane emuleranno questa scelta?