Padre Alex Zanotelli ha detto : Lasciateci almeno laria e lacqua. Lassù qualcuno lo ha ascoltato.
La legge che nazionalizza lacqua è stata approvata mercoledì alla Camera in uno strano silenzio. Quando scadranno i diritti delle municipalizzate lacqua tornerà sotto il controllo dei Comuni, delle Province e delle Regioni. In un subemendamento al disegno di legge Bersani è riportato: La titolazione delle concessioni di derivazione delle acque pubbliche è assegnata a enti pubblici. Semplice, chiaro! Le società di capitali private e quotate in borsa fuori dalle balle. La pioggia non darà più stock option e dividendi. E tornerà sotto il controllo dei cittadini.
Il subemendamento è merito di due deputati verdi: Angelo Bonelli e Giuseppe Trepiccione. Dopo la Camera cè però il Senato. E la legge potrebbe essere cambiata, bocciata, adulterata.
Il blog è qui per questo: per fare la lista dei buoni e dei cattivi. Un piccolo promemoria per le prossime elezioni.
Il blog riporterà nomi e voto dei senatori e, se il caso, un estratto dei loro interventi sullacqua.
Io sono fiducioso, credo che voteranno allunanimità per restituire lacqua agli italiani. Ma non vorrei che qualcuno, per pura amicizia sia chiaro, voglia favorire le società concessionarie. Agli amici non si può dire di no…
Lacqua è un diritto, non è tollerabile che produca profitti.
Ma lamministrazione pubblica è un colabrodo. Ottimo punto. Chiariamo di chi sono le responsabilità. Identifichiamo i dipendenti e tappiamo i buchi degli acquedotti.
E il solito discorso dellinversione di causa e effetto che produce incapaci pubblici e speculatori privati.
Nessuno tocchi lacqua o divento Caino.
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