di Fabio Pressi – Ormai da tempo, il settore dei Trasporti e della Mobilità delle persone e delle merci sta affrontando una trasformazione che ne ha cambiato profondamente le modalità di accesso e di utilizzo, secondo un orientamento che, prevedibilmente, continuerà negli anni a venire.
Per il prossimo futuro è possibile prevedere una trasformazione molto simile a quella dei megatrend che, in modo dilagante, stanno modificando il nostro rapporto con le tecnologie, con il concetto di condivisione e uso dei dati personali, fino alla relazione con grandi temi come l’ambiente e il green deal.
Questo percorso di rinnovamento non è una sorpresa per gli operatori del settore e sta diventando una scelta necessaria per tutte le organizzazioni che vogliano adattarsi tempestivamente ai continui cambiamenti. In tale direzione si indirizzano i nuovi investimenti delle principali aziende di trasporto e dei maggiori fondi internazionali ma anche la crescita delle sempre più numerose startup che, dal mondo dell’innovazione, presidiano fortemente il settore ne testimonia l’importanza.
Il sistema globale dalla mobilità, che per anni è stato refrattario all’innovazione e all’integrazione, si dovrà rimodulare secondo nuovi confini definiti dalla domanda-offerta e da possibili contingenze che, come l’attuale pandemia Covid19, mettono a dura prova la tenuta di tutto il Sistema Trasporto, ridefinendo le modalità di fruizione dei servizi.
La domanda, si modifica con il variare delle necessità di spostamento delle persone e di conseguenza l’offerta si deve adattare con i mezzi che le amministrazioni e le aziende offrono per gli spostamenti a lunga, media e breve distanza: aerei, treni, metropolitana, autobus, car-sharing, fino alla micro-mobilità come e-bike e monopattini.
Nei prossimi anni i nostri spostamenti saranno direttamente condizionati dai nuovi modelli di smart working che il lockdown ha introdotto o rafforzato, e cambierà quindi il modo di concepire e di scegliere il mezzo di trasporto personale o collettivo. Le organizzazioni e le aziende di trasporto dovranno forzatamente confrontarsi con soggetti come Uber, Flixbus, Bla Bla car, FreeToMove che offrono soluzioni alternative e innovative e sempre più vicine alle esigenze di chi si sposta.
Il futuro concetto di “smart city” proporrà soluzioni di mobilità sempre più integrate e connesse, flessibili ed efficienti, consentendo alle persone di usufruire di qualsiasi mezzo di trasporto, nel modo più semplice possibile. Usando un parallelismo con la telefonia dovremmo aspettarci il “roaming della mobilità”.
Dal punto di vista dell’ambiente e dell’impatto sociale, la mobilità integrata è una componente chiave della crescita urbana sostenibile delle città contemporanee e può aiutare residenti e turisti a vivere un’esperienza quotidiana più confortevole e piacevole.
Un’altra rivoluzione che si inserisce in questo panorama complesso è lo spostamento verso una mobilità sempre più green e sostenibile, in osservanza alla politica europea volta alla decarbonizzazione e alle normative locali sempre più restrittive verso la circolazione dei veicoli inquinanti nei centri storici.
Per anni il mercato dell’elettrico è stato ad appannaggio di pochi, così come avviene per l’innovazione tecnologica che non cresce linearmente ma viaggia per salti, anche il veicolo elettrico è oggi una realtà consolidata. I Tesla Battery Day di Elon Musk sono ormai veri e propri “show”, attesissimi dai fan della mobilità elettrica di tutto il mondo.
I principali fattori che avvicinano gli utenti e le aziende al mondo dell’elettrico sono il costante miglioramento prestazionale dei prodotti offerti e il lungimirante supporto politico del settore energetico che vede finalmente nel veicolo elettrico un modo per favorire le politiche della decarbonizzazione e cavalcare l’innovazione tecnologica.
Il limite mentale causato dall’ansia della ricarica potrà essere facilmente superato grazie alla disseminazione di punti di ricarica strategici, privati e pubblici, contribuendo a una vera esplosione di veicoli green nei parchi macchine di sharing e nei nostri garage.
I punti di ricarica nei garage privati, nei parcheggi su strada e in punti strategici aiuteranno a superare l’ansia di “rimanere senza batteria” e questo porterà nei prossimi anni una vera esplosione di veicoli green nelle aziende nell’offerta di sharing e nei nostri garage.
Insieme agli investimenti sull’elettrico le aziende automobilistiche, sempre con Tesla da apripista, stanno portando sul mercato veicoli a guida autonoma. Il caso di Singapore è emblematico, dove i robot-taxi sono oramai una realtà da alcuni anni.
Con queste premesse e volendo immaginare le nostre città del futuro dovremmo vedere veicoli a zero-emissioni in sostituzione di quelli a combustibile fossile, automezzi a guida autonoma che rivoluzioneranno gli spostamenti e anche un uso avanzato dei dati che cambierà il modo in cui i servizi di mobilità saranno pensati, programmati e offerti ai clienti.
Nella stessa ottica, sarà fondamentale la gestione della sosta dei mezzi e i parcheggi giocheranno un ruolo importante nell’integrazione della nuova mobilità.
Nelle grandi città, le agenzie immobiliari stanno già pensando di convertire i parcheggi degli edifici e degli uffici verso funzionalità alternative o integrative. Un esempio è rappresentato dai parcheggi dei grandi magazzini, inutilizzati durante le ore di chiusura, che potrebbero essere riconvertiti in parcheggi privati a basso costo in tali orari.
In un futuro prossimo, in cui la mobilità condivisa ed elettrica dovrebbe ottimizzare la movimentazione di persone e merci in modalità “green”, il parcheggio dovrà essere considerato come un “hub”, dove sarà possibile lasciare l’auto di proprietà, magari ancora inquinante, per passare su un mezzo più idoneo e sostenibile.
Tutto questo potrà avvenire solo con una regia capace di coordinare ed integrare i diversi attori di una filiera di attori eterogenea come quella appena descritta. Un problema complesso dove non esistono soluzioni semplici.
Molte città in tutto il mondo hanno già iniziato a affrontare il problema del trasporto attraverso una regolamentazione tra operatori e privati, e favorendo piattaforme tecnologiche di mobilità integrate.
Si tratta in pratica di favorire “sistemi operativi delle città” che raccolgano dati e che coordinino in modo intelligente la comunicazione e le transazioni economiche tra amministrazione, operatori di trasporto e cittadini in una logica di un sistema di trasporto più pulito, economico e sicuro.
L’AUTORE
Fabio Pressi – Attualmente CEO di Infoblu S.p.A. e CDO di Telepass S.p.A. Nato a Torino nel 1966 si laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino con una specializzazione in Automazione dei Trasporti. Esperienza ventennale nel campo dell’Innovation e della Smart Mobility e oltre 10 anni nel campo dello sviluppo di soluzioni digitali e Big data, sia per il settore privato che per il settore pubblico. Dal 2017 insegna al Master in Management and Technology alla Luiss Business School.