La democrazia senza regole è come un vicolo buio dove ci si trova alla mercé dei delinquenti. Se però le regole, quindi le leggi, le fanno i delinquenti, tutto può avvenire alla luce del sole.
“…Tanti anni fa, in un’intervista, lo stravagante e folcloristico Muhammad Alì, (ineguagliabile campione di pugilato) dichiarò: “Se mi dovesse mai capitare d’incontrare, per caso, in un vicolo oscuro di New York, uno solo, a caso, dei fratelli Spinks (Leon o Michael), credo che, forti come sono, potrebbero anche uccidermi a pugni. Ma sul Ring,dove esistono “REGOLE” da rispettare è un’altra cosa, sul Ring il più forte sono io, sono io il campione, sono io il Re !”. Nella stravagante ipotesi di Alì c’è una grande verità, la democrazia senza regole non è più tale, oppure potremmo dire che le regole (o le leggi) sono i pilastri della democrazia. Invece,purtroppo, mi viene alla mente un’altra finale considerazione: “Ecco,considerando l’attuale e precaria situazione italiana, possiamo affermare “tranquillamente” che il “cittadino italiano” si trova già in quel vicolo oscuro (e senza sbocco),ed ha difronte ormai tutti e due i fratelli Spinks……e senza regole!”. Maurizio Tesei
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