Non abbiamo neppure i soldi per i nostri ragazzi sordi, che altro dire…
“La mia situazione lavorativa è diventata insostenibile: sono supplente dal 2006 come educatore nel Convitto sordi di Roma e io e altri 13 educatori siamo al lavoro senza contratto (pur avendo avuto la nomina dal ministero)…questo perché nel luglio scorso il nostro dirigente è stato trasferito in tre giorni…la motivazione? Il Convitto non ha personalità giuridica e deve essere annesso alla scuola (Magarotto). Ad ora non abbiamo nessuno che ci firma i contratti, i nostri dati non vengono trasmessi al Tesoro e non saremo pagati…stiamo lavorando perché dobbiamo aver cura di ragazzi minorenni e per di più con handicap…è difficilissimo rimandarli tutti a casa (molti di loro vengono da molto lontano). Siamo stati al CSA di Roma e per ben due volte al ministero della P.I., solo promesse di risoluzione…ma intanto senza un dirigente non avremo neanche più i detersivi per pulire i bagni delle camere dei ragazzi. Abbiamo contattato l’Ente Nazionale Sordi (ENS) …diversi sindacati, ma la situazione resta invariata. Stamattina leggevo un discorso di Piero Calamandrei pronunciato nel 1950 a difesa della scuola pubblica…sono arrabbiata e forse l’unico modo per farmi ascoltare sarà salire su di un monumento romano…minacciare di buttarmi giù e vedrò accorrere tanti giornalisti pronti a scrivere. Saluti cari da una di 10 educatrici avvilite.” Emma L.
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