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Nel suo bel libro: “Qualunque cosa succeda” dedicato al padre Giorgio, Umberto Ambrosoli ha scritto: “Di recente ho saputo che esiste un calendario che onora, ogni giorno, la memoria di un italiano che, con il suo lavoro, ha fatto del bene al nostro Paese e, per questa sola ragione, è morto: ucciso. Si chiama Calendario dei santi laici, dedicato a persone che ci ricordano “che l’uomo nasce libero e non servo. Coraggioso e non vigliacco“. In questo calendario, il 12 luglio è il giorno di Giorgio Ambrosoli […] Lui, infatti, ha creduto talmente nella propria libertà e nel rispetto delle regole che sovrintendono al bene comune da arrivare a sacrificare, perché quel bene fosse salvo, la sua stessa vita”.
Il Calendario dei Santi Laici è arrivato alla sua quarta edizione, dedicata all’agenda rossa di Paolo Borsellino. Le persone da ricordare aumentano, anno dopo anno. Il loro solo numero dimostra che in Italia è in atto da sempre una guerra civile permanente, non tra guelfi e ghibellini o tra fascisti e antifascisti, ma tra onesti e disonesti.
Dalla mia prefazione al Calendario dei Santi Laici 2010:
“E necessario portare il nostro cuore in miniera. Una miniera profonda, piena di testimonianze, di diamanti che brillano. Per scendere nelle sue viscere bisogna avere il cuore appresso, come una lanterna. Nei suoi lunghi cunicoli, per tutta la sua estensione, ci sono i Santi Laici. Santi più per caso che per propria volontà. Talvolta un diamante, un Santo Laico, torna in superficie, ma la sua luce offende i nostri occhi. Non sono più abituati a Giorgio Ambrosoli, Giuseppe Impastato, Rosario Livatino, don Peppe Diana. I Santi Laici sono il nostro specchio oscuro. Centinaia e centinaia di vittime. Ognuno a modo suo, spesso inconsapevole, sempre temerario, ha perso la vita per una idea di Stato che forse esisteva solo nella sua coscienza. Ascoltare le loro voci, leggere le loro storie e continuare a vivere nellindifferenza di un Paese consegnato ai suoi peggiori istinti è difficile, per molti impossibile. Meglio cancellare le loro esistenze, le loro testimonianze civili dietro la facile definizione di eroi. Un eroe è un individuo eccezionale. Tutti noi, cittadini comuni, la regola che viene confermata dalleccezione. Nella miniera cè però una luce sempre più forte. Quella di Paolo Borsellino. Un diamante seppellito insieme ai motivi del suo assassinio. Vicino a lui, unagenda rossa che forse farà luce nel buio senza stelle di questa Italia.”
Il Calendario dei Santi Laici 2010 può essere scaricato gratuitamente o comprato nella versione da tavolo a prezzo libero.